Cronaca

Altro che…vittoria! Al più un’altra “beffa” per Palese e Santo Spirito

Oltre alla “schiaffo”, ora anche la “beffa” ad una comunità (quella di Palese e Santo Spirito) di oltre 30mila abitanti, che sul proprio territorio ospita una delle sedi distrettuali più importanti dell’Asl di Bari. Infatti, dopo aver soppresso un indispensabile servizio presso i locali uffici Asl di Santo Spirito, quale è per l’appunto quello delle pratiche di esenzione o rinnovo di esenzione del ticket sanitario per limiti reddituali, per età o per disoccupazione, a seguito delle numerose proteste dei cittadini manifestate anche attraverso i social, di recente la direzione dell’Asl Bari si è limitata a ripristinare detto servizio, ma solo per presentare le richieste in loco, perché per ottenere effettivamente l’attestato di esenzione bisogna attendere che le pratiche vengano portate ad altra sede e lì lavorate. Una riattivazione, infatti, che non soddisfa appieno la cittadinanza, in quanto trattasi di una semplice raccolta delle richieste, per poi farle elaborare presso altra sede dell’Asl barese e solo successivamente consegnare il documento di esenzione agli aventi diritto. In pratica, se non si verificano intoppi, occorre recarsi minimo due volte presso la locale sede Asl di vico Traversa poiché, a differenza delle altre sedi baresi dell’Asl, a quella di Santo Spirito occorre andare almeno due volte per espletare una semplice pratica di esenzione: la prima volta a consegnare la domanda e successivamente per il ritiro dell’attestato. Infatti, ci ha tenuto a sottolineare un cittadino del V Municipio: “Bisogna andare almeno un paio di volte” all’Asl di Santo Spirito per l’esenzione ticket, perché spesso per risolvere questo problema gli utenti sono costretti a recarsi anche più volte presso gli sportelli di detta sede, poiché agli utenti non viene neppure detto con certezza quando devono ripresentarsi per il ritiro, essendo gli addetti allo sportello non nelle condizioni di riferire con esattezza agli interessati la data del ritiro, in quanto le pratiche vengono portate da un corriere presso altra sede distrettuale dell’Asl di Bari e non si sanno con certezza né i tempi di introduzione delle richieste nel sistema dai parte dei colleghi dell’altra sede, né tantomeno i tempi di ritorno delle pratiche elaborate allo sportello di Santo Spirito, per la consegna dell’attestato di esenzione agli aventi diritto.  Quindi, lo sportello Asl di Santo Spirito allo stato dei fatti è solo un punto di raccolta delle domande di esenzione e non anche di elaborazione in tempo reale delle richieste, come accadeva invece in passato e come accade tuttora per gli utenti di una delle altre tre sedi distrettuali di Bari dell’Asl.  Infatti, il paradosso per i richiedenti l’esenzione ticket di Palese e Santo Spirito è che se si recano in una delle sedi baresi dell’Asl la pratica viene evasa contestualmente alla presentazione della domanda e, quindi, è sufficiente recarsi una sola volta negli uffici, mentre presentando la domanda alla sede di Santo Spirito occorre recarsi, salvo ritardi nell’invio e riconsegna, almeno due volte. Disagi che, per cittadini il più delle volte anziani o con problemi di varia natura, non sono certo di poco conto. E, soprattutto, per l’assurda disparità di trattamento con gli utenti residenti in altre zone della città e, quindi, facenti capo ad altri distretti cittadini dell’Asl. “Pertanto – ha rilevato un operatore locale di Patronato e fino a maggio del 2019 consigliere della mini assemblea di decentramento comunale, Paolo Di Lauro – non corrisponde al vero quanto comunicato al riguardo su Facebook dal presidente del Consiglio comunale di Bari (ndr – Michelangelo Cavone) ai concittadini di Palese e Santo Spirito, sia perché il servizio esenzione ticket nella sede Asl di Santo Spirito non è stato ripristinato come in passato, sia perché i tempi di consegna dell’attestazione non sono affatto di 24 ore, ma sono incerti”. “Ma c’è di più! – ha esclamato ancora lo stesso Di Lauro, commentando che “l’altro consigliere comunale locale, Michele Picaro, ha addirittura esultato in un suo post, affermando “Vittoria!”, perché a seguito di un suo paventato interessamento l’Asl ha ripristinato a Santo Spirito il servizio in questione. “Ma quale ‘vittoria’, – ha infatti rilevato ironicamente Di Lauro – al più si trattata della denuncia di un disservizio che alcuni cittadini hanno reso noto sui social e che il consigliere comunale di Fdi ha amplificato con un comunicato stampa ed un nota inviata ai vertici dell’Azienda sanitaria!” Perciò di quale ‘vittoria’ parla il consigliere Picaro, trattandosi di un ripristino in via molto precaria ed insoddisfacente per gli utenti di Palese e Santo Spirito. E, inoltre, può mai essere considerata una “vittoria” un servizio che era stato soppresso e riattivato in malo modo solo a seguito delle tante proteste e lamentele dell’utenza? Il consigliere comunale barese di Fratelli d’Italia, Picaro, nell’utilizzare lo slogan “Vittoria” (copiato evidentemente da un manifesto del deputato Federico Mollicone di Fdi, che lo ha usato invece per rendere nota l’approvazione di una sua risoluzione parlamentare per salvare il patrimonio culturale dell’Ucraina) ha probabilmente ritenuto che il risultato della sua denuncia sul disservizio esenzione ticket all’Asl di Santo Spirito possa essere pari a quello di una risoluzione parlamentare. Infatti, ha commentato sempre Di Lauro: “Certo che se sono questi i meriti di cui si vantano i rappresentanti comunali di Palese e Santo Spirito, allora è davvero poca cosa il loro impegno a favore del territorio che maggiormente contribuisce alla loro elezione a Palazzo di Città”. E che possa essere davvero così è dimostrato incontrovertibilmente dalla situazione di degrado ed abbandono in cui versa ultimamene questa parte di territorio comunale barese. E, nonostante tale disastrosa situazione per detta comunità, stranamente nessuno dei due rappresentati comunali di Palese e Santo Spirito (uno di maggioranza e l’altro di opposizione), si è finora espresso sulla voglia di distacco da Bari e, quindi, sulla crescente richiesta di indipendenza amministrativa dal capoluogo, ormai dilagante in loco, tra una larghissima fetta di popolazione del finto V Municipio di decentramento barese. Per completezza di cronaca, riferiamo anche che alla sede Asl di Santo Spirito sono stati soppressi e non più ripristinati altri importanti servizi che in precedenza venivano espletati, come la fornitura di protesica (cateteri, pannoloni, sacche, scarpe anatomiche, ecc.) ed altre pratiche amministrative. E per tali disservizi nessun esponente politico locale si è finora interessato, nonostante le lamentele dei tanti utenti, soprattutto anziani, che subiscono i disagi, ma che però non vanno a manifestare la loro protesta sui social, in quanto non avvezzi alle moderne tecniche comunicative. Inoltre, presso l’Asl di Santo Spirito non c’è alcun addetto in grado di dare informazioni ai cittadini che stanno ricevendo lettere di contestazione per mancata o tardiva vaccinazione anti Covid dal Ministero della Salute, nonostante un esplicito richiamo su tali missive a comunicare con l’Asl di competenza. “Altro che….inneggiamento di vittoria o….. illusioni ai cittadini con notizie infondate!” – ha esclamato ancora Di Lauro, che ha poi concluso: “Al più, una sconfitta dietro l’altra per questo territorio e, in particolare per i palesini e santospiritesi!”

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 27 Aprile 2022

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