Cultura e Spettacoli

Amerigo Vespucci… chapeau!

Chi lo voglia (purché rassegnato ad una coda che si annuncia interminabile) da oggi pomeriggio a domani sera potrà mettere piede sull’Amerigo Vespucci, al presente ormeggiata al molo Terminal Crociere. Bari è la seconda tappa della campagna navale organizzata in occasione dell’85esimo anniversario di questo storico veliero della Marina Militare che serve da nave scuola per l’addestramento degli allievi ufficiali dei ruoli normali dell’Accademia Navale. Varata a Castellamare nel 1931, la Amerigo Vespucci è la più anziana unità della Marina Militare Italiana ancora in servizio. Oltre a formare gli ufficiali di domani, la Vespucci ha spesso ricoperto il ruolo di ‘ambasciatrice’dell’arte e della cultura italiana presentandosi nei più celebri porti del mondo in occasione di eventi di grande portata. Per esempio, in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960 la nostra nave scuola trasportò via mare la fiamma olimpica dal Pireo a Siracusa. Qualche curiosità : Nel 1962, mentre navigava in Mediterraneo, la Vespucci incrociò la portaerei americana USS Independence che lampeggiò : ‘Chi siete?’ Alla riposta ‘Nave Scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana’, si sentì ribattere : Siete la nave più bella del mondo… E ancora : Quando sui mari viaggiavano i transatlantici, questi colossi del mare benché avessero sempre la precedenza su qualunque imbarcazione incrociassero, davanti alla Vespucci spegnevano i motori e suonavano tre volte la sirena in segno di saluto. L’Amerigo Vespucci è un veliero di tradizione : vele in tela olona di canapa (sviluppo : 2635 mq) ; cime in di fibra vegetale ; manovre eseguite a mano e ordini impartiti con fischietto. La stazza netta supera di poco le 1200 tonnellate. La lunghezza (‘fuori tutto’) arriva a 101 metri. Lo scafo è in acciaio ma la copertura del ponte, il castello, il cassero e le rifiniture sono in teak. Dei tre alberi, il più alto (quello di maestra) arriva a 54 metri. Dispone anche di un apparato motore. Quando imbarca gli allievi del primo anno dell’Accademia di Livorno, l’equipaggio raggiunge le 470 unità. La Vespucci è stata progettata riprendendo il progetto del veliero Monarca, nave ammiraglia della Real Marina del Regno delle Due Sicilie. Varato nel 1850, questo vascello con le sue 84 bocche da fuoco era la più grande nave da guerra d’Italia. Ma lo rendeva anacronistico la mancanza di propulsione a vapore. Per risolvere questo problema, a sei anni dall’entrata in servizio, il Monarca fu sottoposto a lavori di motorizzazione. Con l’Unità, il Monarca venne iscritto nei ruoli della neonata Regia Marina e ribattezzato Re Galantuomo, appellativo con cui era noto Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia dal 1861 al 1878. Il Re Galantuomo rimase in servizio sino al 1876.

Italo Interesse


Pubblicato il 7 Maggio 2016

Articoli Correlati

Back to top button