Cronaca

Amgas Spa: “Nessun favoritismo sugli allacciamenti”. Ma allora è colpa del Comune?

Con riferimento al servizio pubblicato in data 16/01/2014, a firma di Giuseppe Palella, dal titolo: “Trattamenti di favore a politici sugli allacciamenti del gas?” e sottotitolo: “Il sospetto che sorge a molti cittadini di Palese quando vengono a conoscenza di un paradossale contenzioso apertosi tra l ‘Amgas spa  ed  un  utente locale.”, abbiamo ricevuto una nota di “rettifica”, a firma del Direttore generale, l’ingegner Vito Donato Bisceglia, con cui l’Azienda comunale, proprietaria della rete cittadina e distributrice del gas metano, in merito al predetto articolo comunica la propria versione dei fatti. Ecco il testo di rettifica dell’Amgas spa: “L’articolo riporta, sia nel titolo che nel sottotitolo e nel testo, affermazioni che non corrispondono a verità. Una coppia d i  coniugi di Palese ha  lamentato di essere stata ingiustamente  discriminata  nel 2007, per aver eseguito a sua spese e per la complessiva somma di € 4500,00, opere necessarie all’allacciamento dell’immobile di loro proprietà, contrariamente, a loro dire, ad altro cittadino che, nel 2011 , sarebbe stato avvantaggiato da AMGAS SpA, in  quanto “AMGAS   provvedeva   direttamente, a  proprie   spese,  ad  eseguire  i   lavori  di  costruzione dell’ulteriore tratto  di condotta  stradale per poter consentire al nuovo utente di allacciarsi. Gli allacciamenti  che esegue la società di distribuzione gas metano AMGAS SpA, sono ad esito di  una procedura aziendale valida per l’intera cittadinanza (120.000  utenti) nella quale la natura giuridica della strada viene acquisita come risposta ad  una richiesta di a u teorizzazione  agli   scavi   presentata dalla medesima AMGAS SpA al Comune di Bari. Il  Comune di Bari – Ripartizione Mobilità Urbana e Traffico nel 2005 – con nota prot. 316030 del 22.  12.2005, aveva comunicato, direttamente ai  coniugi ,  che la “strada sita in Palese Vico 7° di Corso Vittorio Emanuele risulta “Comunale” giusta Delibera Consiglio Comunale n. 832 del 23.07.1965 “, detta strada è rappresentata dai capisaldi corso omonimo a vico chiuso, per una lunghezza di mt. 70,00” . Sicché i coniugi, sulla base del progetto di estensione rete gas metano, presentato da un proprio progettista, che aveva recepito la comunicazione del  Comune, circa la natura giuridica del la strada provvedevano a chiedere ad AMGAS SpA allacciamento alla condotta cittadina, nel tratto di strada prospiciente la loro abitazione, ma comunque ben oltre i 70 metri rispetto al tratto d i strada che il Comune di Bari aveva definito strada pubblica.La contropartita economica del diritto di allaccia mento, pari ad € 723,09, è stata versata ad AMGAS SpA, rimanendo in carico a l   cliente la realizzazione della rete di distribuzione e/o derivazione di utenza, effettuata da società esterna. AMGAS SpA non ha favorito nessuno in quanto, sia per i  coniugi che per l’altro cittadino, si  è limitata a esigere la “contropartita economica” del diritto di allacciamento. Nel primo caso pari alla somma di € 723,09  (anno 2007) e nel secondo caso di € 1.161,27 (anno 2011).Ne consegue che AMGAS: 1) non ha provveduto  direttamente, a proprie spese, ad eseguire i  lavori di costruzione dell’ulteriore tratto  d i condotta strada l e per poter consentire  al nuovo utente di allacciarsi;  2) non ha incassato la som m a di € 4.500,00 per allacciare  i  coniugi alla condotta,  bensì solo gli oneri  di allacciamento  pari ad  € 723,09  e quindi  non può “essere restia a rifondere al ricorrente la somma  a suo tempo percepita per la costruzione del tronco nella parte privata”    Il tutto circostanziato con documenti agli atti della soci età.l  moti vo per il quale il Comune di Bari e l ‘Amministrazione Comunale  abbiano cambiato la natura giuridica della strada nel  momento in cui è pervenuta, nel 2011, la richiesta di allacciamento di altro cittadino è assolutamente non conosciuto da AMGAS SpA. Né, tantomeno, è onere della società intervenire in procedura di “Autorizzazione agli scavi” di esclusiva competenza dell’Ente proprietario, il Comune di Bari.In ultimo, si  aggiunge che AMGAS SpA ha, a propri e spese, sostituito la condotta originaria mente collocata ne l  2007  con una di diametro superiore, senza alcun  onere e spesa aggiuntiva  né per il primo né per i l  secondo cittadino, in quanto la condotta risultava posata su strada pubblica e questo per consentire ad entrambi  una corretta  e si cura  fruizione del  servizio”.

Prendiamo atto della nota di rettifica inviata dall’Amgas spa, per contestare il titolo, il sottotitolo ed il contenuto dell’articolo pubblicato il 16 gennaio scorso circa il contenzioso aperto da un utente locale di vico II di corso Vittorio Emanuele con l’Azienda stessa. Al riguardo, però, facciamo innanzitutto presente che il titolo del servizio non è sotto forma affermativa, bensì dubitativa, in assoluta sintonia con i dubbi che alcuni cittadini hanno manifestato nel venire a conoscenza del predetto contenzioso. Per cui risulta del tutto incomprensibile il richiamo ad “affermazioni che non corrispondono a verità”. Infatti, le uniche e sole affermazioni su cui si basa il servizio sono relative all’esistenza dinanzi al Giudice di Pace di Bari del contenzioso tra un utente che ritiene di aver ricevuto dall’Amgas spa una disparità di trattamento rispetto al suo dirimpettaio per un “Servizio Pubblico” che, per definizione, dovrebbe comportare una parità di trattamento a parità di condizioni per tutti i cittadini. Non abbiamo alcuna difficoltà a riconoscere che nella descrizione dei fatti possa esserci  stata qualche inesattezza formale nel riferire qualche particolare, ciò non toglie però che nella sostanza l’Amgas spa nel caso del primo utente, allacciatosi nel 2007, lo ha costretto a pagarsi la costruzione del tronco e, quindi, a sostenere dei costi ben maggiori di quelli affrontati successivamente, nel 2011, dal secondo utente. E questo perché nel primo caso il tratto di via prospiciente il richiedente il servizio è stato considerato “privato”, mentre nel secondo caso lo stesso tratto è stato ritenuto “pubblico”. Infatti, è la stessa Amgas spa a confermare nella “rettifica” che nel 2011 ha effettuato la sostituzione della condotta originaria con una di dimensioni maggiori, per servire anche il secondo utente, a “proprie spese in quanto la condotta risultava posata su strada pubblica”.  Stando così le cose, chi ha sbagliato? L’Amgas spa quando, nel 2007, ha posto a carico del primo utente i costi del tronco su tratto di strada privata, così come attestato dal Comune nella nota del 22.12.2005, richiamata dall’Amgas spa con la sua rettifica innanzi pubblicata, oppure la responsabilità è del Comune che successivamente, nel 2011, ha dato l’autorizzazione agli scavi come se fosse un tratto di via di sua proprietà e, quindi, pubblica? E se effettivamente, tra il 2007 ed il 2011, è cambiata la natura giuridica di quel tratto di vico allora, ci chiediamo e sicuramente si chiederanno anche i lettori particolarmente attenti e competenti, in base a quali atti ciò è avvenuto? Atti non menzionati dall’Amgas nella sua rettifica e che, ancor peggio, ammette di ignorare. E ciò, evidentemente, rafforza ancor di più quei sospetti di presunto favoritismo, con l’ulteriore dubbio: “L’origine per la disparità di trattamento ( ndr – che è indubbio in tal caso!) è dovuta  all’Amgas spa o al Comune di Bari?”     

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 28 Gennaio 2014

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