Cronaca

Amiu Puglia: sarà l’ennesimo inutile carrozzone ?

L’idea di costituire una mega partecipata comunale per il servizio d’igiene e raccolta rifiuti urbani tra l’Amministrazione barese e quella dauna risale probabilmente a luglio del 2012. Però l’effettiva concretizzazione di questo progetto è avvenuto qualche giorno fa, quando con un’assemblea straordinaria dell’Amiu Spa, l’azienda barese d’igiene urbana interamente di proprietà comunale, ha allargato la compagine sociale al Comune di Foggia che, con un conferimento patrimoniale pari al 20,61% del capitale, è diventato socio di minoranza dell’Azienda d’igiene urbana barese che ha assunto anche la nuova denominazione di ‘Amiu Puglia spa’. Questa società risulta essere tra le più grandi aziende a partecipazione pubblica del Mezzogiorno nel settore dei servizi d’igiene e smaltimento rifiuti urbani, visto che si occuperà della pulizia e raccolta rifiuti di due grandi città pugliesi, Bari e Foggia per l’appunto, che insieme contano una popolazione di quasi mezzo milione di abitanti. Infatti ‘Amiu Puglia spa’ ha inglobato, oltre ai 793 dipendenti dell’Azienda barese, anche i 342 ex dipendenti delle due società comunali foggiane fallite nel 2012, Amica e Daunia Ambiente, che si occupavano del ciclo dei rifiuti nel capoluogo dauno e che da dicembre del 2012 erano in forza all’Azienda barese, ma solo in via provvisoria. Per cui la società di gestione del servizio d’igiene di Bari e Foggia, pur avendo cambiato denominazione, sostanzialmente è rimasta la stessa, vale a dire la società comunale barese allargata nella conduzione, però, ai rappresentanti del socio di minoranza, ossia il Comune di Foggia. Infatti, il Cda della nuova mega partecipata è composto dal direttore generale dell’Azienda, Antonio Di Biase, e da altri quattro consiglieri (due di nomina del Comune di Bari e due di quello di Foggia), oltre che dal presidente (espressione dell’Amministrazione barese) che è rimasto Gianfranco Grandaliano, lo stesso della vecchia ‘Amiu Spa’. Il Comune di Foggia ha già indicato i propri rappresentati nel Cda e nel Collegio sindacale, mentre il Comune di Bari, durante l’assemblea straordinaria, ha indicato, oltre al dg Di Baiase, il solo nome di Grandaliano alla presidenza, riservandosi di indicare successivamente quelli degli altri due componenti del Cda (che in ottemperanza ad una recente sentenza del Tar Puglia saranno quasi sicuramente donne) ed i due nomi (pure spettanti all’Amministrazione barese) per completare la composizione dell’organo di controllo. Infatti, per il Comune di Foggia sono entrati nel Cda i due dirigenti comunali che hanno seguito sin dall’avvio l’iter delle trattative per l’ingresso del Comune dauno nella partecipata barese, Carlo Dicesare direttore uffici finanziari ed Angelo Masciello capo di gabinetto del sindaco ed alla presidenza del collegio dei revisori (nomina, questa, anch’essa in quota a Foggia) è stata indicata Marisa Cavaliere. La costituzione di questa mega partecipata è stata commenta favorevolmente dal sindaco uscente di Bari, Emiliano, e dal suo collega di Foggia, Gianni Mongelli, anch’egli uscente ed entrambi di centrosinistra. Infatti, il Primo cittadino barese durante la conferenza di presentazione dell’effettuata operazione societaria ha dichiarato: “Sono particolarmente lieto di annunciare questo accordo, perché questa operazione, nata da una situazione di emergenza della città di Foggia, si è poi trasformata in un’opportunità enorme, dopo la richiesta di aiuto del sindaco Mongelli subito colta dal Comune di Bari”. E, continuando, ha spiegato Emiliano: “Solidarietà, tempestività, perché dovevamo far in fretta, e lungimiranza, hanno governato un processo che consente alle nostre città di detenere ciò che diventerà, qui in Puglia, un colosso dell’igiene urbana e del ciclo dei rifiuti. Insieme ci completiamo in quanto Foggia possiede altre strutture. Quando realizzeremo l’impianto di compostaggio a Bari, potremo trattare anche l’umido e chiudere così il ciclo dei rifiuti”. Per aggiungere, poi, una evidente dichiarazione propagandistica: “La mia soddisfazione però nasce anche dal fatto che abbiamo spazzato via quel muro mentale che spesso delimita l’azione di governo di una città. Noi siamo andati oltre quel muro e con grande lungimiranza lo abbiamo abbattuto, costituendo un’impresa strategica e vantaggiosa per i cittadini. Con Amiu Puglia le amministrazioni di Bari e Foggia potranno usufruire di un risparmio notevole e, grazie agli obiettivi raggiunti in entrambi i Comuni in termini di raccolta differenziata, non saranno aumentate le tariffe per la gestione dei servizi di igiene urbana”. E concludere: “Lascio a chi mi succederà un’azienda sana e attualmente in grado di servire buona parte della regione: da oggi la Puglia può stare tranquilla perché, dopo aver già soccorso diversi Comuni dell’area della Murgia, possiamo intervenire ovunque ce ne fosse bisogno. E per questo importante traguardo devo ringraziare i due Consigli comunali, che hanno compreso l’importanza dell’obiettivo, e il presidente Grandaliano, che ha realizzato un vero e proprio capolavoro”. Pure il sindaco di Foggia ha commentato positivamente l’operazione, dichiarando: “Stiamo costruendo una pagina del futuro e di buon governo, perché in un momento molto difficile per la nostra città siamo riusciti a trovare una soluzione al problema grazie a una sinergia importante. Presto potremo chiudere il ciclo dei rifiuti e realizzare molti interventi per il bene delle due città e dei cittadini. Anch’io posso ritenermi molto soddisfatto in quanto chiudo il mio mandato attraverso questa grande operazione che farà scuola in Italia. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’aiuto e la collaborazione delle due strutture comunali, che hanno consentito a Bari e Foggia di ottenere più servizi, diminuendo i costi di gestione. Un’iniziativa simile, solitamente, accade in altre zone d’Italia”. Voci critiche si registrano, invece, soprattutto tra alcuni cittadini baresi che non vedono di buon occhio la nascita di questa mega partecipata intercomunale per i servizi di raccolta e smaltimento rifiuti. Infatti, a sollevare dubbi sulla bontà dell’operazione sono coloro che già da tempo si lamentano della qualità del servizio offerto dalla ex municipalizzata nel capoluogo pugliese e dell’esosità delle tariffe pagate con la Tarsu dagli utenti baresi, per prestazioni ritenute del tutto insoddisfacenti. Infatti, proprio tra gli utenti baresi dell’Amiu c’è chi teme per il futuro un aumento di tariffe a causa di possibili ed incontrollati aumenti nella gestione del servizio di nettezza urbana. A puntare il dito contro la costituzione della mega partecipata per l’igiene urbana di Bari e Foggia c’è anche il candidato sindaco della civica “Convochiamoci per Bari”, Luigi Paccione, che da esperto di vicende gestionali pubbliche, essendo un noto ed affermato  amministrativista, in una sua nota ha dichiarato: “L’acquisizione dell’Amica, l’azienda per la raccolta rifiuti del capoluogo dauno da parte di Amiu Bari, è una trovata di Michele Emiliano che punta (ndr – il prossimo anno) alla presidenza della Regione Puglia”. E se così sarà effettivamente, i contribuenti baresi e foggiani potrebbero ben presto ritrovarsi con un altro ‘mega carrozzone’ pubblico da mantenere, senza per altro ricevere in vantaggio un servizio più efficiente, dato che ad espletarlo sarà comunque quella stessa organizzazione aziendale, che finora non si è distinta affatto né per efficienza delle prestazioni effettuate, né per la qualità delle stesse.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 20 Maggio 2014

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