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Amtab, tra circolare elettrica e filobus mancati

 
Circolari che arrivano e ripartono, filobus che dovevano arrivare e forse non arriveranno mai: sono infinite le strade del trasporto pubblico, a  Bari. Quel che è certo, almeno per ora, è che dopo l’inversione del senso di marcia in via Melo si possono finalmente collegare i tre capolinea del servizio ‘Park and Ride’ tra loro e con il centro cittadino, sicchè all’inizio della prossima settimana e precisamente martedì 20 dicembre, sarà attivata la nuova circolare “Murattiano-Cavour”, che sostituirà le circolari destra e sinistra. Il bus, fanno sapere dal Comune, sarà attivo 297 giorni l’anno nelle giornate feriali e nelle domeniche dello shopping di dicembre, ad eccezione delle due settimane centrali di agosto. Il capolinea del percorso, lungo quasi tre chilometri, sarà in piazza Massari: la circolare attraverserà corso Vittorio Emanuele, piazza Garibaldi, via Manzoni, via Dante, corso Cavour per poi tornare in piazza Massari, dopo aver riattraversato corso Vittorio Emanuele. Il servizio, gestito dall’Azienda Municipalizzata ai Trasporti, avrà un tempo di percorrenza di mezz’ora minuti e sarà svolto da due circolari elettriche completamente gratuite. La frequenza di passaggio dei due mezzi sarà di 15 minuti per un numero complessivo di 36 corse e un totale di 104,4 chilometri giornalieri. La nuova circolare entrerà in funzione a partire dalle ore 8.30 fino alle 13 e dalle ore 16 fino alle 20.30. Rispetto alle circolari destra e sinistra, il servizio prevede quattro nuove fermate: in via Dante (fra il civico 300 e 302 – fra il civico 182 e 184 – ad angolo con via Sparano) e in corso Cavour (in prossimità dell’hotel Oriente). Non poteva mancare la dichiarazione trionfale di turno: “Grazie alla sperimentazione effettuata nell’ultimo anno, con le migliorie apportate con questo nuovo servizio – ha commentato il consigliere delegato alla Mobilità e capogruppo Pd alla Regione Puglia Antonio Decaro – non solo alleggeriamo maggiormente il traffico cittadino attraverso l’integrazione con i mezzi dei tre Park & Ride della città, ma siamo in grado di garantire un miglior servizio ai residenti del centro della città”. Bene, peccato che l’ex assessore Decaro non abbia avuto parole altrettanto trionfalistiche per l’inaugurazione del collegamento tra Carbonara e la stazione centrale cittadina, opera in lista d’attesa da piu’ di vent’anni. “Il collaudo tecnico amministrativo del progetto Disia è terminato da pochissimi giorni e solo grazie all’impegno dei nostri uffici e tecnici comunali siamo riusciti a sbloccarlo, quel progetto. Ora ci vorranno come minimo sei mesi affinchè siano gli uffici addetti alla sicurezza del Ministero ai Traporti a terminare le loro verifiche e controlli”, spiega d’un soffio Decaro. Eggià, procedura lunga e costellata dai soliti ostacoli a suon di progetti da rifare e finanziamenti ormai a rischio, dunque, quella per collegare l’ex frazione di Carbonara alla Stazione Centrale di Bari con una rete filo-tranviari, denominato “Programma Disia” – Legge 305/89 – per il ripristino della linea filoviaria di collegamento fra l’ex frazione ed il centro cittadino. Che ha inizio ad aprile del ’91, quando la Giunta Municipale approva un progetto di massima per 80 miliardi di lire, di cui 5 per un primo progetto stralcio, mentre ad ottobre veniva stipulata un programma piu’ dettagliato di interventi. L’anno successivo la parola passa al Consiglio Comunale che delibera il primo stralcio funzionale del progetto di collegamento dei filobus tra Carbonara ed il centro Città, affidando poi la realizzazione delle opere alla “Breda Costruzioni Ferroviarie SpA”, e bisogna aspettare marzo del ’92 per la consegna dei lavori, spostando poi il termine degli stessi lavori all’estate del ’96. Ma a questo punto iniziano ritardi e problemi, dopo che a gennaio ’97 la società incaricata chiede un adeguamento dei costi a causa delle nuove normative intervenute. Ad agosto ’98, poi, la Breda trasmette al Comune il nuovo progetto, con parere favorevole dell’Ufficio Tecnico Comunale che approvava solo nel 2000 il nuovo quadro economico dei lavori. E occorre aspettare il 2001 per il nuovo schema di contratto che fissava nuovi patti e condizioni per la nuova linea di filobus ed il 2004 per nulla-osta tecnico ai fini della sicurezza del progetto proposto dalla nuova Società AnsaldoBreda SpA, quindi altri otto anni tra sblocco di fondi e collaudi. Se le nuove circolari partono martedì prossimo, a giugno/luglio dell’anno venturo, si riparla di filobus tra Bari e Carbonra…
 
Francesco De Martino
 
 
 
 
 


Pubblicato il 19 Dicembre 2011

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