Cronaca

Analisi chimiche: valore aggiunto per le imprese

La Samer, un’azienda speciale della Camera di Commercio di Bari nata come laboratorio di analisi e di controllo dei prodotti locali, al fianco del Politecnico di Bari, ha dato vita ad un piccolo volume di grande importanza, nato allo scopo di far comprendere alle piccole-medie aziende l’importanza delle analisi chimiche condotte sui prodotti venduti. “Vorremmo invertire la tendenza, essere promotori di un mutamento culturale che spinga non solo le grandi aziende, ma anche i piccoli produttori locali ad affidarsi alle analisi chimiche, non solo per constatare che il prodotto venduto sia stato realizzato secondo le normative vigenti, ma anche per comprendere fino in fondo le peculiarità del suddetto prodotto. Solo in tal modo – ha proseguito Vito Gallo, consulente scientifico Samer, nonché coautore del volume – potremmo favorire l’ingresso nel mercato delle aziende locali, rendendole più competitive nel settore dell’esportazione”. Dunque, accanto alle tradizionali azioni legate al marketing, nel volume sono proposte ed illustrate nuove metodologie e pratiche innovative per favorire una migliore commercializzazione del prodotto, ma anche e soprattutto una maggiore conoscenza dello stesso, al fine di ottenere una moltitudine di informazioni di natura chimica. “Si tratta di un lavoro tecnico-analitico, uno strumento di conoscenza che favorirà il settore imprenditoriale, in stretto accordo con le associazioni del mondo agricolo” ha sostenuto soddisfatto Giuseppe Margiotta, presidente della Samer. Accanto al volume “Agroalimentare – il controllo di prodotto e di processo mediante attività analitiche”, questo il titolo, vi sono numerose novità promosse dalla Samer, i cui finanziamenti sono in parte attinti dai fondi della Camera di Commercio di Bari ed in parte attinti dai fondi nazionali. Una tra queste è la neonata sezione gemmologica, utile soprattutto al fine di constatare la presenza di nichel negli oggetti o nelle pietre. “La nascita di questa nuova sezione cade proprio in un momento propizio, legato alla nuova normativa che vieta l’uso del nichel e ne bandisce l’immissione sul mercato” ha sostenuto Piero Pontrelli, direttore amministrativo della Samer. O ancora, la strumentazione appena acquistata (dicembre 2012), in grado di determinare e di valutare la natura degli atomi all’interno di un alimento. “Questa natura è tipica delle condizioni ambientali in cui il prodotto è stato realizzato ed è legato alle pratiche produttive. Attualmente – ha spiegato Vito Galli – la spettometria di massa per la determinazione dei rapporti isotopici non è ancora stata messa a disposizione delle imprese. Al momento, infatti, stiamo creando un database con tutte le informazioni utili. Tra un anno il servizio sarà ufficialmente attivo”. Inoltre, la Samer ha dato avvio ad un nuovo progetto, che per il momento riguarda solo l’uva da tavola, ma che ben presto potrebbe estendersi a tutti gli altri prodotti. Si tratta di studi appositi che permettono di individuare la scadenza della frutta e della verdura, prima che queste si deteriorino. “In tal modo – ha poi proseguito il consulente scientifico Gallo – gli imprenditori avranno la possibilità di ridurre le proprie perdite e di salvare tonnellate di merce”. Si è tenuto poi a precisare che la Samer non intende fare concorrenza agli altri laboratori d’analisi, ma che al contrario intende favorirne il lavoro, fornendo loro le informazioni che difficilmente potrebbero reperire, a causa della mancanza dell’opportuna strumentazione. “Un esempio è la strumentazione utile per individuare la tracciabilità chimica del prodotto, si tratta di un’apparecchiatura del tutto nuova che non possiede nessuno. Il messaggio che vorremmo trasmettere alle imprese è quello di non considerare i controlli e le analisi chimiche come un dazio, ma come un vero e proprio investimento, perché solo conoscendo a fondo il proprio prodotto è possibile documentarne le qualità e la conformità dei processi produttivi adottati, attraverso opportune certificazioni” ha concluso Vito Gallo. Nel 2012 vi sono state circa 2mila e 100 certificazioni, per un totale di oltre 30mila analisi effettuate, ma quest’anno potrebbero essere molte di più.

Nicole Cascione


Pubblicato il 16 Aprile 2013

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