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Anatomia d’uno scandalo: “Stati Generali” della sanità dopo l’ispezione alla Asl di Bari

Addirittura i farmaci scaduti negli ospedali e forse anche somministrati ai pazienti? Ma davvero siamo arrivati a questo punto o c’e’ di peggio? Si parlerà dunque di sanità quest’oggi,  7 agosto a partire dalle ore diciassette in via Zuppetta, 9 a Bari –nei pressi della Stazione Centrale- già sede del comitato elettorale dell’ex candidata sindaco di Bari, ora consigliera comunale Desiree Digeronimo. Ed è proprio in quella sede che oggi pomeriggio si terranno gli “stati generali della sanita’ in Puglia” alla presenza di tutti i politici, amministratori, professionisti, semplici cittadini, medici che vogliono affrontare il tema della salute in modo da scoprire tutto ciò che si muove nell’ombra. A cominciare –come spiega Donato Cippone- della relazione vergata dal direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Bari Colasanto consegnata ai tecnici della Regione ma “secretata” dal governatore Nichi Vendola che probabilmente, ancora una volta, cerca di nascondere verità scomode all’interno di un settore come quello della tutela della salute. Settore che da solo, in Puglia, succhia oltre la metà dell’intero bilancio regionale senza offrire, però, servizi degni d’un Paese civile. <>. Oltre a Donato Cippone e Desiree Digeronimo ci saranno oggi medici da tutta la regione, per spiegare le loro ragioni, che non tutti sono ladri anche se fanno paura le pagine della relazione stilata dagli ispettori del Ministero delle Finanze sugli sprechi alla Asl di Bari, già inviata alla Corte dei Conti e alla Procura del capoluogo. Tariffe maggiorate, pagamenti ai medici moltiplicati anche di 10 volte rispetto a quanto previsto dalla legge, personale che entra ed esce quando vuole sena timbrare i cartellini. Sono solo una minuscola parte delle criticità rilevate dai tecnici del Ministero, riassunte in una sessantina di “punti critici” rilevati da chi, oltre al danno erariale, ha rilevato anche gli estremi per delle vere e proprie truffe al sistema sanitario. Un dato tanto allarmante da aver spinto l’assessorato alla Sanità della Regione Puglia a chiedere spiegazioni al direttore Asl Domenico Colasanto. Che ha replicato in parte alle accuse, definendole imprecise o non condivisibili, anche se alla fine a parlare sono i bilanci delle varie aziende sanitarie, che dovrebbero costare l’allontanamento di più d’un direttore per incapacità: sarà per questo che Vendola preferisce ‘secretare’ tutto?

 

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 7 Agosto 2014

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