Cultura e Spettacoli

Anche l’arte ha dedicato a San Nicola lo spazio che merita

Le raffigurazioni artistiche del santo di Myra sono sparse per il mondo

Anche l’arte ha dedicato a San Nicola lo spazio trasversale che egli merita. Se Nicola è santo caro ad est ed ovest, anche le raffigurazioni artistiche relative al santo di Myra sono sparse per il mondo, forse più ad est, Paesi di tradizione ortodossa e specialmente Russia, dove è maggiormente popolare. Ne parliamo in questa intervista col noto storico e critico di arte, uno dei più qualificati presenti nel nostro panorama, professor Pasquale Lettieri.

Professor Lettieri: come ha rappresentato San Nicola il mondo dell’arte?
“Intanto diciamo che anche l’arte ha certificato la sua inclusività, il fatto di essere un santo popolare ad est ed ovest e persino nei Paesi del Nord Europa e in terre lontane come il continente americano. Insomma, l’arte ha rappresentato quello che già sappiamo di Nicola. Lo possiamo chiamare giustamente il santo del dialogo, della solidarietà, protettore di varie categorie di persone tra le quali i marinai, i bambini, le ragazze in cerca di marito, persino i ladri e perseguitati da errori giudiziari”.

Iniziamo la carrellata artistica…

“Troviamo un bel Miracolo di San Nicola, quello dei tre sacchetti di monete alle ragazze povere, di Jacopo Lorenzetto, datato 1332, vuole dire che almeno in Europa occidentale, le prime rappresentazioni sono del medioevo. Questo quadro si conserva agli Uffizi di Firenze”.

Procediamo…

“Anche il Beato Angelico nel 1437 ha realizzato Le Storie di San Nicola presenti nei Musei Vaticani, e raffigura principalmente Nicola che dona alle ragazze le monete di oro. Lo sfondo ha il tipico color rosseggiante del Beato Angelico ed è un esempio del primo Rinascimento”.

Poi?

“Nella abbazia benedettina di Nova Lesa, Piemonte, ci sta un dipinto anonimo con San Nicola e San Eldrado molto bello”

Fuori Italia?

“Troviamo San Nicola negli Usa a El Paso con un polittico di Jacopo Starna, ma la produzione maggiore fuori di Italia è costituita da icone tipiche del mondo ortodosso bizantino, specie in Russia dove Nicola è amatissimo ed è al terzo posto nella iconografia dopo Gesù e la Madonna. Ci sono i tradizionali caratteri della icona che secondo la teologia sacramentale ortodossa non è da considerare opera di arte alla maniera occidentale, bensì veicolo di evangelizzazione e preghiera al punto che si dice scrivere una icona e non dipingerla. Chi scrive la icona è un iconografo, generalmente un uomo di Chiesa o comunque di provata fede e rettitudine”.

Esiste anche una rappresentazione equestre…

“A Terni, nella chiesa di San Nicola, troviamo l’unico San Nicola equestre della storia dell’arte. Ma vi rivelo un curioso aneddoto storico”.

Prego…

“Nicola era venerato e lo è ancora a Venezia, con la versione Nicolò. Ebbene esisteva a Venezia una chiesa dedicata a San Nicolò datata 1503. Questa chiesa poi fu abbattuta nel 1810 dai veneziani per fare posto ai giardini dove oggi si svolge la Biennale. E proprio sull’ area perimetrale dove si trovava la chiesa demolita sorge il padiglione dell’Italia alla Biennale”

Dove altro è presente Nicola?

“Nei paesi latinoamericani, Usa, patrono di Amsterdam, Svizzera, Paesi Baltici, e in particolare Lettonia e Francia”.

BV

 


Pubblicato il 7 Maggio 2025

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