Cronaca

Anche Legambiente contraria alla nuova ‘superstrada’ di via Amendola

Mancano gli ultimi dettagli alla partenza dei lavori per la ‘superstrada’ che percorrerà via Giovanni Amendola, eppure si moltiplicano le prese di distanza di cittadini e associazioni ambientaliste. L’ultima in ordine di tempo è stata la sezione di Legambiente di via della Resistenza di Bari, decisa a condividere gli appelli dei cittadini e residenti sulla potenziale devastazione che si potrà verificare sulla Via Amendola di Bari. In definitiva un’area verde privata della città, a causa di quest’operazione di cantierizzazione, sarà compromessa inevitabilmente. <<Abbiamo passato due ore passeggiando l’altro pomeriggio sulla Via Amendola nel tratto da Viale Einaudi fino alla rotatoria che conduce alla Strada Statale n. 100. Il flusso delle auto era molto lento in uscita da Bari a causa della presenza della stessa rotatoria che bloccava le auto in uscita dalla città. Era evidente come con un semplice calcolo matematico se consideriamo una strada a doppie corsie di marcia l’inferno diventerebbe letale, soprattutto per le ambulanze che spesso percorrono quel tratto di Via Amendola. Un progetto che non approviamo perché invece di alleggerire l’arteria la renderebbe caotica, assordante, con un inquinamento ambientale incredibile e quindi contro ogni principio della mobilità sostenibile>>. Per Legambiente a Bari la “Pianificazione” si rivela un processo difficile da realizzare, quando al contrario la pianificazione dovrebbe invece assicurare: il minor consumo di risorse, gli standard più elevati di efficienza energetica e la riduzione di emissioni soprattutto in ambito urbano (mitigazione), fornendo informazioni chiare ai politici, agli investitori e ai cittadini attraverso soluzioni che considerino le specificità locali. In Europa tre persone su quattro risiedono in aree urbane e molte di queste città sono situate in zone potenzialmente a rischio, come la nostra città. Pianificando la trasformazione, l’espansione o la ristrutturazione delle aree urbane e rurali, l’impatto delle scelte di piano sugli aspetti ambientali e climatici dovrebbe sempre essere valutato. Qualsiasi azione volta ad intervenire sul territorio dovrebbe essere ’clima-consapevole’ e sostenibile in modo da salvaguardare le risorse naturali e aumentare la sicurezza. Nella pianificazione per l’adattamento ai cambiamenti climatici non è solo importante anticipare il fenomeno con un’opportuna conoscenza e valutazione dello stesso, è altrettanto fondamentale reagire ad esso con la messa in sicurezza di quelle porzioni di territorio che potrebbero essere potenzialmente soggette ai pericoli. Il progetto prevede carreggiate separate, con spartitraffico centrale alberato continuo e due corsie per senso di marcia, per il tratto compreso tra via Conte Giusso e viale Einaudi, e a carreggiata unica, con cordolo dissuasore centrale e due corsie per senso di marcia, per il tratto compreso tra viale Einaudi e via Omodeo, anche se per questo ultimo tratto, bisogna dirlo subito, il finanziamento potrebbe rivelarsi insufficiente. Creando altri seri problemi –anche questo bisogna dirlo- alla realizzazione della pista ciclabile che metterebbe in connessione via Amendola con viale Unità d’Italia per la corsia riservata alle dueruote. Ma andiamo avanti. Previste anche tre rotatorie con isole centrali arricchite da elementi di arredo verde urbano, in corrispondenza delle intersezioni con via Hahnemann, viale Einaudi e via Omodeo. La “nuova” via Amendola, sempre secondo le belle intenzioni dalle giunte Emiliano prima e Decaro ora, dovrebbe essere come detto affiancata da una pista ciclabile bidirezionale lungo l’intero versante destro e abbellita da nuove alberature in corrispondenza dello spartitraffico centrale. L’importo complessivo dei lavori ammonta a 4 milioni e 620mila euro, ma tutti i ritardi accumulati finora, sempre secondo i tecnici comunali, potrebbero costare parecchio di più all’amministrazione comunale, in termini di lievitazione dei costi. Ma i conti, non soltanto economici, si faranno alla fine del megaintervento su una delle arterie stradali maggiormente trafficate d’Italia….

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 9 Giugno 2018

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