Cronaca

Anche l’Inps presenta il conto alla Fiera del Levante

 

Una battaglia giudiziale infinita e stravinta su tutti i fronti, quella del signor Vittorio Colonna, già dipendente Fiera del Levante oggi sessantenne, con una situazione familiare “molto precaria”, come spiega subito lui stesso, ma che all’Ente poco interessa, presi come sono dai preparativi per la pur sempre sfavillante Campionaria di settembre. Tornando al povero Colonna, che ha lavorato per la Fiera dieci anni, con una serie di contratti a tempo determinato (…ventisei per l’esattezza) ma che nel 2000 ha intrapreso le vie legali affinché, come altri suoi colleghi, fosse reintegrato dopo il mancato rinnovo del rapporto lavorativo. E così, dopo una serie di rinvii e dopo aver cambiato la bellezza di quattro giudici del lavoro solo in I° grado (ora perché assegnati ad altro incarico, ora perché assegnati al penale, ora in maternità e tutti ogni volta bisognosi di tempo per studiarsi la sua causa), finalmente nel 2008 il Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Bari emette l’agognata sentenza che lo vede vittorioso. Infatti la sentenza ordina l’immediata reintegra, il riconoscimento di tutte le retribuzioni, la regolarizzazione previdenziale, eccetera. Ebbene, lui pensava che il l’incubo fosse finito, di essere uscito dal tunnel, senza sapere che se la giustizia ha vie infinite, peggio della Provvidenza. “Altri colleghi avevano iniziato la mia  stessa causa, eppure erano stati reintegrati. Addirittura una era stata reintegrata ed è già in pensione e l’ultima mia ex collega in ordine di tempo, pur avendo iniziato una causa identica nel 2004, vinta anche lei nel 2008, è stata reintegrata dopo pochi mesi. Ebbene lo stesso Ente puntualmente per me ha rifiutato di applicare quella sentenza del Tribunale, opponendosi a tutti gli atti esecutivi posti in essere dai miei legali, considerandoli inutili”. Una situazione ‘kafkiana’, non c’è che dire, che dalla Fiera spiegano col mancato accordo dopo le proposte transattive avanzate che però Colonna puntualmente rifiuta, avendo dalla sua una sentenza di cui semplicemente pretende il rispetto. Giustamente e semplicemente, certo, e per intero, altrimenti è inutile andare davanti a una Giudice. E così lui, che ormai è arrivato  a spegnere la quindicesima candelina di compleanno della sua vertenza,  è ancora in attesa di reintegra e risarcimento danni, ai quali si aggiungeranno anche quelli biologici, psicologici arrecati a lui e alla sua famiglia. Fatto sta che l’ex dipendente d’un Ente pieno di debiti, in attesa di privatizzazione (dismissione?) e tagliata fuori dai finanziamenti, non ha ricevuto un euro delle retribuzioni maturate dal 2008, con tanto di duplice sentenza favorevole, bollata e vidimata. Insomma, l’Istituzione “Ente Fiera del Levante” continua a rifiutarsi di eseguire la sentenza d’Appello ormai passata in giudicato. A questo si aggiungano i pareri legali che hanno informato il Presidente Patroni Griffi che le sentenze sono ampiamente motivate  e che Colonna ha ragione, per cui è inutile ricorrere in Cassazione, visto che la Fiera è soccombente e, come pronuncia la Corte d’Appello: “L’Ente dovrà riassumere il sig. Colonna con il IV livello del C.C.N.L. di settore; dovrà corrispondergli le retribuzioni e la contribuzione dalla data di pubblicazione della sentenza (…)”. Persino quando l’Ente era amministrato da Gianfranco Viesti, la situazione del Colonna era stata vagliata con una relazione di un consulente che suggeriva di sanare la sua posizione a fini contributivi. Eggià, perché adesso è arrivato anche l’Istituto della Previdenza barese a presentare il conto all’ex ente datore di lavoro di Vittorio Colonna. In sostanza l’Inps ha inviato una ‘diffida’ a seguito delle sentenze emesse da Tribunale e Corte d’Appello di Bari dove invita l’Ente ad adempiere, nei modi previsti dalle norme vigenti in materia contributiva e nell’ambito della prescrizione quinquennale di cui alla L.335 del 1995, entro il termine perentorio e inderogabile di 30 giorni. Ma chi crede più? Oggi c’è un ex cittadino in attesa di giudizio stanco che non rinuncia a –come dicono i magistrati, non lui ….- porre in essere ogni “occorrente azione” per ottenere la sacrosanta esecuzione di ben due pronunce in suo favore. Ha inoltrato diffide ai ‘Soci Fondatori’ ottenendo in cambio . Ne ha inviata un’altra a fine maggio e anche in questa occasione non ci sono state risposte, benché gli Enti pubblici proprietari della Fiera siano tenuti a rispondere. Ha denunciato il fatto alla Procura di Bari – sezione di Polizia Giudiziaria e Guardia di Finanza chiedendo perfino di essere informato circa eventuali archiviazioni, ma anche in questo caso tutto tace. Sicché il Colonna senza santi in paradiso, dopo quindici anni di giudizio e ben due gradi di giudizio che lo hanno visto vittorioso, è costretto a chiedere l’ottemperanza al Tribunale Amministrativo, con ulteriori esborsi per spese legali e dispendio di tempo prima che – forse – come spera ancora lui, “trionfi” la Giustizia…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 8 Luglio 2015

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