Anche Paparesta abbandona la giunta Emiliano
L’ex-arbitro Gianluca Paparesta non fa più l’assessore, perché preferisce fare il presentatore. Infatti, l’assessore al Marketing del Comune di Bari, nominato ad agosto del 2009 da Michele Emiliano, l’ex arbitro di serie “A” Paparesta, ha comunicato ieri al sindaco la decisione irrevocabile di dimissioni dall’incarico nell’esecutivo cittadino, ricevuto all’inizio del secondo mandato da Primo cittadino di Emiliano. “Nessuna polemica politica – ha chiarito Paparesta – è una scelta legata ai troppi impegni personali”. L’ex assessore al Marketing, infatti, è pure commentatore sportivo in una trasmissione televisiva di Mediaset premium, oltre che commercialista. Paparesta è il nono assessore, in ordine di tempo, che dal 2009 abbandona la giunta Emiliano, di cui otto risultano che si sono dimessi ed uno soltanto, Emanuele Pasculli, fu estromesso nell’ottobre del 2011 dal sindaco che qualche mese prima lo aveva pure denunciato per aveva cercato di trovare un posto da pulitore ad un disoccupato, in situazione economica familiare alquanto critica, presso una cooperativa di pulizie subappaltatrice del Comune. Della compagine iniziale della giunta finora sono rimasti in carica soltanto sei dei dodici assessori prescelti nel 2009. Vale a dire Ludovico Abbaticchio e Marco Lacarra del Pd, Fabio Losito del Sel, Filippo Barattolo dell’Udc, Elio Sannicandro della “Lista Emiliano” ed il vice-sindaco Alfonso Pisicchio, eletto nelle fila dell’Idv di Antonio Di Pietro ma in realtà in quota a se stesso, perché subito dopo abbandonò l’Idv per aderire ad una formazione di centro che costituì in consiglio un nuovo gruppo politico con alcuni esponenti di altre formazioni politiche e, poi, fuoriusciti dalle stesse in cui erano state eletti. In pratica, su gli altri sei assessorati si sono registrate dimissioni ed avvicendamenti. Ma vediamo nell’ordine quali sono i nomi di coloro che sono usciti e quelli dei subentranti. La prima ad abbandonare Emiliano, formalmente per motivi personali, fu nel maggio del 2010 l’assessore al Patrimonio Cinzia Masciopinto in quota alla Lista civica dell’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri. A questa subentrò Gerry Palmiotto, espressione sempre dello stesso gruppo politico, che è rimasto in carica per circa due anni e poi dimessosi per far posto a Floriana Gallucci (Pd). Quest’ultima, come è noto, si è dimessa alla fine di luglio scorso, per sopravvenuta incompatibilità legislativa con la propria posizione professionale di segretario generale al Comune di Rutigliano. Il suo posto in giunta è ancora vacante, come pure tuttora vacante è quello dell’assessorato al Bilancio, occupato fino ai primi di agosto scorso da Giovanni Giannini (Pd), che ha lasciato essendo stato chiamato, agli inizi di aprile, dal governatore Nichi Vendola a far parte della giunta regionale. Nel mese di Novembre del 2011 si dimise, anch’ella formalmente per ragioni personali, l’assessore al decentramento Annabella Degennaro, in quota alla civica “Realtà pugliese”. Posto, quest’ultimo, successivamente affidato a Mara Giampaolo (Idv) attualmente in carica. Nel 2010 Emiliano perse dalla sua giunta anche un altro assessore, Antonio Decaro (Pd), che si dimise, essendo stato eletto alla Regione, mantenendo però l’incarico di consulente gratuito del sindaco per i problemi al traffico. Il posto in giunta lasciato vacante da Decaro fu preso nel febbraio del 2011 da Emanuele Pasculli, in quota IdV, con la delega ai Contratti ed Appalti. Quella di Pasculli è stata l’unica uscita non volontaria dalla giunta, anche se è noto che effettivamente era stato Emiliano stesso a chiede al suo assessore ai Contratti, nominato appena otto mesi prima, di dimettersi. Anche l’ex-assessore alle attività economiche Franco Albore risulta formalmente che si è dimesso spontaneamente agli inizi di luglio. In realtà l’abbandono volontario della Masciopinto, di Albore ed ora di Paparesta sono alquanto dubbie. Infatti, sostiene qualche bene informato, è strano che dietro talune dimissioni non vi siano motivazioni di natura politica od altro. “Troppe le dimissioni – osserva lo stesso bene informato – senza una convincente spiegazione”. E continuando rileva: “Solo Pasculli si rifiutò di obbedire alla richiesta di Emiliano e fu rimosso comunque. Ma di questo si sa pure che era stato l’unico assessore che aveva evidenziato alcuni conflitti d’interesse e le talune contraddizioni del sindaco Emiliano”. Delle vere ragioni di dimissione degli altri assessori invece non si sa nulla. Infatti, rileva sempre lo stesso bene informato, Paparesta fa il presentatore televisivo a Mediaset da oltre un anno e si chiede: “Chissà perché solo adesso ha deciso di dimettersi”. E poi conclude: “Speriamo che Paparesta prima di dimettersi abbia almeno pagato le sue fatture in sospeso da mesi del gas”. E tra non molto forse a dimettersi spontaneamente potrebbe essere anche qualche altro assessore di Emiliano moroso cronico con l’Amgas srl. Ed il sindaco probabilmente attende fiducioso.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 19 Settembre 2013