“Siamo preoccupati dalle varianti, certamente. Però la macchina è in moto”: lo dice al Quotidiano il barese presidente dell’Ordine dei Medici, dottor Filippo Anelli. In questo momento la pandemia sembra dare una tregua, anche se le varianti fanno stare poco sereni. Ma per evitare il ripetersi di esperienze passate, che cosa bisogna fare? La mano pubblica pensa a come arginare una possibile nuova ondata in autunno? Ci arriviamo, se succede, preparati o alla carlona?
Dottor Anelli. Si parla di varianti, bisogna essere preoccupati?
“Siamo preoccupati, inutile nasconderlo, certamente. Però anche se la variante o le varianti prendono piede, cosa scongiurabile, la macchina è in moto. La disponibilità degli ospedali come sapete, dipende dal numero di ricoveri. Al momento non vediamo criticità”.
Doppia dose di vaccini. Serve contro le varianti?
“Questa è una situazione che ci dà qualche grattacapo, visto che si sono verificati casi di persone doppiamente vaccinate, ma colpite da variante. In percentuale ci può stare, però da medico non sarei troppo sereno”.
Una delle lacune nella fase acuta è stata la medicina domiciliare. Secondo lei va rinforzata?
“Si doveva, questo è il vero vulnus. Mentre hanno investito sugli ospedali in situazione emergenziale, la risposta territoriale sono state solo le Usca. A nostro avviso la battaglia si vince prevalentemente con la medicina territoriale, certamente fatta bene”.
Scuole a settembre che fare?
“Fare in modo che i ragazzi ci arrivino tutti vaccinati. Altrimenti alla prima febbre si sospende e arriviamo di nuovo allo scongiurabile stop and go”.
Vacanze. Quali sono i mezzi più sicuri? Autobus, aereo o treno?
“Escludo i bus. A mio avviso i treni, dove distanziamento, uso delle mascherine e sanificazione sono realmente rispettati e l’aereo. Pur se i passeggeri sono seduti vicini, le distanze sono coperte in poco tempo e si usano le mascherine”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 24 Luglio 2021
