Cronaca

Anche un box da cantiere incrementa il degrado della costa palesina

Quasi non fossero sufficienti i ruderi demaniali presenti lungo la costa delle ex-frazioni di Palese e Santo Spirito per abbruttire il locale lungomare che “qualcuno” dell’Amministrazione barese ha ritenuto di autorizzare nel punto più caratteristico del litorale palesino, ovvero lo scoglio conosciuto come “la Punta” (che si immerge nella cala compresa il lido “la Baia” e l’ex ristorante “la Vela 2”), anche l’installazione di una grande cabina metallica del tipo di quelle usate per la guardiania da cantiere. Infatti, dalla fine della scorsa settimana transitando sul tratto di lungomare “tenente Noviello”, che è il tratto di strada costiera che dal porto di Palese conduce verso Santo Spirito, è possibile notare, sul lato destro del senso di marcia e subito dopo la recinzione del lido “La Baia” sul fronte strada, un parallelepipedo in lamiera di color grigio di dimensioni all’incirca 8 x 4 (mt) ed alto 3 (mt), posizionato al di là del muretto che divide il piano stradale dal grande masso a scivolo di forma triangolare e la cui punta penetra a strapiombo nella piccola cala innanzi citata. Intorno a tale struttura prefabbricata agli inizi di questa settimana, inoltre, è comparsa anche una recinzione metallica del tipo rimovibile che delimita una porzione di spazio antistante la cabina e sul quale è in via di realizzazione una piattaforma che funge da terrazzino pertinenziale a detta struttura. Infatti, lo stupore dei bagnanti, ma anche dei tanti cittadini di passaggio per la collocazione in tal punto della costa di una struttura così impattante sia sotto l’aspetto visivo che ambientale, è comunque enorme. Tant’è che a primo acchito in molti hanno addirittura pensato ad un posizionamento abusivo della struttura. Poi, però, qualcuno si è informato da coloro che erano all’opera nella collocazione dell’enorme parallelepipedo metallico e si è sentito dire che tale posizionamento era stato regolarmente autorizzato. Inevitabile, poi, la curiosità di alcuni che, in maniera forse ingenua od anche un po’ benevola, avevano erroneamente sperato che tale struttura dovesse addirittura servire all’avvio di un ipotizzato cantiere costiero, per interventi di riqualificazione del lungomare che, come è noto, proprio in quel tratto si presenta privo di marciapiede e con un impianto di illuminazione pubblica alquanto obsoleto, oltre ad una serie di carenze comuni a tutta la fascia costiera del V Municipio di decentramento barese, come ad esempio la mancanza di possibilità di accesso in sicurezza sulla spiaggia libera, sia per i bagnanti normodotati che per i disabili. Invece no! Infatti, secondo alcune indiscrezioni, la cabina metallica recentemente installata sul lungomare di Palese sarebbe stata autorizzata dal Comune come postazione logistica di un privato, per l’attività di una scuola di surf o sup e quant’altro ad essa connesso. Ed è bastato questo primo particolare che sui social network alcuni utenti locali hanno cominciato a postare la foto dell’obbrobrio paesaggistico accompagnata da ironici commenti. Uno di questi (M.C.) ha scritto: “Ad arricchire il nostro lungomare, l’Amministrazione ha giustamente concesso l’autorizzazione all’installazione di un box da cantiere”. Quindi, proseguendo, ha ricarato la dose d’ironia aggiungendo: “complimenti, state facendo un gran bel lavoro di recupero paesaggistico, vi prego non fermatevi”. Come dargli torto, considerato che su un lungomare già degradato e disastrato dai diversi ruderi demaniali non demoliti e lasciati in stato di abbandono da anni, l’Amministrazione barese ha concesso di collocare un box da cantiere una delle aree costiere più caratteristiche della zona e che d’estate è anche tra le più frequentate dai bagnanti, oltre che essere stata in passato oggetto di ricerche storiche, poiché – secondo la storiografia ufficiale – proprio su quel grande masso roccioso a punta che si immerge nel mare palesino pare siano avvenuti i primi insediamenti umani di questa realtà costiera, ai tempi del Neolitico. “Eppure – ha esclamato un bagnante – di posti meno impattanti per questo genere di struttura ce ne sono lungo la riva Palese!” Difatti, di posti dove non si sarebbe infranto né il paesaggio, né la storia con la collocazione di un box da cantiere ve ne sono non pochi. Bastava dare un’occhiata per rendersi subito conto che sarebbe stato sicuramente meglio sistemare quel parallelepipedo metallico sulla piattaforma in cemento su cui un tempo sorgeva l’ex ristorante “Da Tommaso” o su quella all’interno del porto di Palese dove ci sono i box dei pescatori, anziché autorizzarne la collocazione sullo storico e caratteristico masso roccioso de “la Punta”. Ma evidentemente l’Amministrazione barese per Palese e Santo Spirito ha una particolare “vocazione” al degrado della costa e del locale lungomare (vedi anche le polemiche tuttora in corso per le sorti del lungomare antistante il porto di Santo Spirito). E se da Bari hanno voluto autorizzare proprio lì quell’obbrobriosa struttura “magari, – ha inoltre commentato nella sua pagina di Facebook lo stesso utente – si poteva mettere in legno e sarebbe stato molto carino…” A cui, però, ha risposto altro utente (P.L.) che non è andato tanto per il sottile con la sua considerazione. Decisamente più dura e non meno ironica di quella dell’autore del post: “Probabilmente il Covid 19 ha colpito in silenzio i cervelli degli amministratori Pugliesi dalla Regione ai sindaci”. Altro utente (R.R.), invece, si è limita a ironizzare scrivendo: “Anche con la retina prefabbricata in ferro! Un elogio alla ‘bellezza’!” Ma quest’ultima – come è noto – è un concetto molto relativo. Ed al Comune di Bari quando si tratta di arredo urbano, tutela dell’ambiente e quant’altro nelle periferie, e in special modo per quella della parte nord del capoluogo, il concetto di “bellezza” è forse addirittura superlativo. Basti vedere il posizionamento dei bagni chimici lungo la costa del V Municipio. Per fortuna, però, che anche quest’ultimi, come il box da cantiere sulla scogliera de “la Punta”, sono  provvisori.

 

Giuseppe Palella

 


Pubblicato il 22 Luglio 2021

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio