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Ancora ferme le gare per la Tac al ‘San Paolo’ e ‘Di Venere’

A che punto si trovano le gare d’appalto per l’acquisto dei nuovi macchinari per eseguire le tomografie assiali computerizzate (Tac) negli ospedali “San Paolo” e “Di Venere” di Bari e Carbonara? Rivolgendosi ad assessore regionale alla Salute e direttori amministrativi dei due nosocomi baresi sono stati qualche giorno fa i due coordinatori cittadini del Partito Repubblicano Italiano, Fulvio Italo Maria Fucilli e Peppino Calabrese. I quali, preoccupati dall’insolito ritardo nell’espletamento dell’iter procedurale, hanno inviato un’altra richiesta ‘urgente’ di chiarimenti. Quasi un anno fa, difatti, fu proprio il coordinamento barese del Pri che chiese ad amministratori regionali e dirigenti sanitari dei due importanti ospedali cittadini le prime notizie sulla vicenda che vedeva bloccate le aggiudicazioni definitive per l’acquisizione di due tomografi computerizzati. Due gare ferme, dunque, rispettivamente per il Presidio Ospedaliero “San Paolo” e per l’altro ospedale di periferia, il “Di Venere” di Carbonara. In particolare i due attivi politici baresi, avendo seguito il procedimento di gara fin dall’inizio, avevano chiesto di conoscere prima di tutto i costi dell’affitto del tomografo che la Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria Locale aveva destinato al “San Paolo” , ma anche il ‘modus operandi’ con il quale era stato individuato il fornitore dello stesso tomografo. E, infine, le tempistiche previste per aggiudicare in via definitiva le due gare d’appalto. Ebbene, da quella prima missiva contenente le richieste di chiarimenti ai dirigenti sanitari del lungomare Sparita, nessuna risposta è pervenuta a Fucilli e Calabrese. I quali adesso cominciano davvero a preoccuparsi, in considerazione dello stato pietoso in cui versano i conti della sanità pubblica pugliese: pagare un affitto per disporre di una apparecchiatura come la ‘Tac’, al posto di procedere ad una aggiudicazione definitiva d’una gara già espletata, non è certamente il modo migliore di gestire il denaro dei contribuenti. E proprio per questo, alla fine del mese scorso, il coordinamento cittadino del Partito Repubblicano è tornato all’attacco con un’altra missiva trasmessa, stavolta ai sensi e per gli effetti delle leggi sulla trasparenza amministrativa, ad assessore pugliese alla Sanità Tommaso Fiore e direttori sanitari del ‘San Paolo’ e ‘Di Venere’, rinnovando la richiesta di conoscere i costi sostenuti dall’Azienda Sanitaria barese per l’affitto del tomografo che eseguire le Tac, ma soprattutto con quali criteri sia stato scelto l’ultimo fornitore. E, qualora non fosse stato fatto, che l’Azienda Sanitaria proceda senza ulteriori indugi all’aggiudicazione definitiva e all’acquisto dei tomografi nuovi per entrambi i presidì ospedalierì nei quartieri San Paolo e Carbonara di Bari.
 
Francesco De Martino
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 6 Maggio 2011

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