Cronaca

Ancora in lista di attesa i concorsi per passare da impiegato a funzionario

Anche al Comune di Bari sembrano ancora in lista d’attesa i concorsi per funzionari e impiegati. La Ripartizione al Personale, infatti, dopo aver modificato tempo fa il Disciplinare Assunzioni Interne per correre a bandire un concorso per soli dirigenti, pare aver dimenticato che il piano delle assunzioni in pianta organica, approvato quattro anni fa, conteneva anche un concorso per istruttori direttivi. Una procedura concorsuale, quella degli impiegati ex sesto livello, che attende di essere bandito ed espletato, dal momento che il blocco del turn-over previsto dalla manovra finanziaria ha messo un capestro del venti per cento sulle dismissioni. Non solo. Mentre la gran parte delle Amministrazioni Locali sta facendo i conti con l’applicazione del decreto legge n. 150/10 che prevede lo stesso titolo di studio richiesto agli esterni per accedere ai passaggi di area, vale a dire la laurea per concorrere in fascia D (ex settimo ed ottavo livello) il Comune di Bari resta a braccia conserte. E così rischiano di rimanere ai livelli intermedi, senza più possibilità di partecipare ai concorsi interni, gli impiegati comunali baresi di categoria ‘B’ e ‘C’, per i quali ancora oggi è valida l’anzianità di cinque anni nella fascia occupata, più il titolo di studio richiesto per la fascia immediatamente sottostante, mentre l’Amministrazione non ha fatto nulla per evitare l’applicazione del cosiddetto decreto/Brunetta. “Siamo allibiti: in un momento storico in cui c’è l’annientamento salariale per un blocco quadriennale del contratto e il governo gioca alla mortificazione e all’avvilimento del pubblico impiego, ci mette il suo peso anche un’Amministrazione Comunale di centro-sinistra”, lamentano ancora oggi i rappresentanti sindacali aziendali. Per i quali, a questo punto, a più d’un impiegato comunale barese tanto varrebbe la pena cambiare città e andare, ad esempio, in quel di Trieste, dove a suo tempo fu emanata una sentenza di condanna riguardo l’applicazione anzitempo della norma in questione. Oppure al Comune di Torino, dove con Chiamparino era successa la stessa cosa. Nel frattempo, rispetto a queste fughe in avanti dell’Amministrazione comunale barese, sorgono ancora comitati spontanei di lavoratori pronti a difendere i propri diritti anche con gesti esasperati, come sta accadendo proprio a  Bari. Dove impiegati e funzionari municipali stanno dando vita a comitati di lotta spontanei per tutelare i propri diritti, minacciando di protestare direttamente in Aula, con la nuova amministrazione retta da un paio di mesi da Antonio Decaro. “Non si può scherzare così con la pelle dei lavoratori e delle loro famiglie”, rincara la dose chi si schiera a fianco dei dipendenti municipali in tutte le azioni a tutela dei dipendenti. A questo punto c’è chi ha già chiesto di incontrare il nuovo assessore al Personale Angelo Tomasicchio, evitando di arrivare al “muro vs muro”, facendo attenzione ai moti di ribellione di cittadini-lavoratori i quali, quando hanno votato al Comune un paio di mesi fa, avevano creduto in lui. E quindi pensavano, da impiegati e funzionari comunali, almeno di essere sostenuti nelle loro progressioni di carriera interne tale e quale ai dirigenti. E invece, almeno per adesso….

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 2 Agosto 2014

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