Cronaca

Ancora nel libro dei sogni l’Azienda dell’emergenza-urgenza della Puglia

Già nel corso dell’autunno risalente all’anno scorso appariva grande l’incertezza che regnava attorno alla nascita dell’AREU. E con essa il futuro dei posti di lavoro di medici e infermieri del 118. Motivo primario la presenza di ostacoli “in larga misura di carattere nazionale”, ripetevano i grandi capi della sanità pugliese che, secondo loro, pregiudicavano già a ottobre 2018 il passaggio alla dipendenza della Regione e della sua agenzia di tutti i medici del 118 in servizio in Puglia. Il che è come dire che già allora la Regione Puglia stava andando incontro a un’operazione senza averne il pieno controllo e, soprattutto, senza poter fornire risposte definitive ai medici coinvolti. Il regime transitorio, difatti, non è servito altro che a tamponare una situazione priva di soluzione e organizzazione, non coerente con l’assetto normativo nazionale. Le preoccupazioni dei medici che lavorano ogni santo giorno sulle nostre autoambulanze sul proprio futuro occupazionale, che hanno condotto spesso anche allo stato di agitazione, sono quindi ancora più che motivate. Ecco spiegato il motivo per cui i rappresentanti degli ordini di categoria dei medici sono tornati anch’essi altrettanto spesso a chiedere conto alla Regione, modificando il disegno di legge con lo stralcio della norma sulla dipendenza, e con l’assicurazione della tutela dei posti di lavoro dei medici attualmente impiegati nel 118 in Puglia. E adesso, dopo che sono trascorsi mesi e mesi di chiacchiere e promesse,il Presidente “Co.E.S. Puglia” e il suo vice, Michele Antonio Serafino e Cosimo Cutrignelli, pongono l’unica domanda al Presidente della nostra Regione, Michele Emiliano, ma anche a tutti i componenti del Consiglio regionale della Puglia, in primis, quella più importante: <<che fine ha fatto l’A.R.E.U.?>>. Infatti, dopo numerosi comunicati stampa e impegni assunti in Regione, l’Azienda per gestire gli interventi in emergenza è rimasta nel libro dei sogni, con l’Ente che rimandava continuamente l’approvazione in sede di Consiglio regionale del progetto AREU. <<Abbiamo assistito, inoltre, a molti comunicati che esaltavano le performance del nostro sistema di emergenza, denunciavano le varie carenze di personale tra medici ed infermieri. Vogliamo comunicare ai gentili membri del consiglio regionale che il personale medico ed infermieristico non è dotato di teletrasporto per raggiungere il luogo dell’evento, ma si sposta soltanto grazie all’abnegazione e alla professionalità di autisti e soccorritori con i quali collaborano durante gli eventi di emergenza. Sottolineiamo –continuano i rappresentanti Coes/Puglia- che il nostro Sistema di Emergenza ed Urgenza Sanitaria extra-ospedaliera, e funzionale solo nella parte scientifica e clinica, per tutte quelle patologie tempo dipendenti, (questo dicono i dati ufficiali) solleviamo però forti dubbi sulla parte organizzativa, funzionale e logistica del sistema che è ancora molto lacunosa e disomogenea, fra provincie>>. Domanda, anzi domande: come si può affrontare e risolvere una crisi di personale Medico e Infermieristico, cosi importante senza avere una regia e un soggetto unico che possa governare queste problematiche che solleviamo e viviamo quotidianamente? Come si intende risolvere i problemi di tutti quei colleghi dipendenti delle ODV che quotidianamente sopperiscono, alla mancanza di volontari e vengono richiamati in servizio e nello stesso tempo regalando queste ore di lavoro in quanto non retribuite come da contratto collettivo nazionale, ma messe a banca ore? Come intende la politica risolvere il problema di dipendenti che percepiscono i loro emolumenti dopo tre mesi? E ancora: come risolvere il problema dei licenziamenti senza giusta causa, che avvengono nel silenzio totale? E la situazione di tutti quei servizi aggiuntivi tipo manifestazioni religiose, politiche, di sport, di musica ecc. dove necessita un piano di sicurezza sanitario come da circolare Ministeriale, che viene dato in gestione alle ODV stressando il loro personale, oltre che figure di professionisti retribuiti a nero? Magari sarebbe anche curioso sapere dove finito il DDL 157 del 02/08/2018, che per ben tre volte dalla approvazione in III commissione Sanità, è stato portato all’ordine del giorno del Consiglio della Regione Puglia, ma mai discusso. Chissà, forse sono cambiate le strategie di governo, visto che l’Assessore alle politiche del Lavoro Boraccino ha ultimamente sollecitato con un ‘post’ su ‘facebook’ l’urgenza per la costituzione dell’AREU, che pare, essere sparita dai programmi e dagli ordini del giorno del Consiglio regionale. Questo mese, la figura dell’Autista Soccorritore ha visto un grande punto di svolta che volge verso il riconoscimento dell’attività lavorativa in tutto il territorio nazionale, venendo finalmente riconosciuto anche dal CCNL. L’associazione di categoria che si rivolge al capo della giunta e a tutti i politici siede da diverso tempo ai tavoli tecnici che il Ministero della Salute organizza, proprio per la definizione di questa figura. E sarebbe ora che anche il Presidente della Regione Puglia e Assessore alla Sanità Emiliano faccia comprendere perché tutto si è arenato, oppure se ci sono nuove valutazioni ancora sconosciute per attivare l’Azienda regionale dell’emergenza urgenza della Puglia. Sempreché trovi un po’ di tempo da dedica alla sanità pugliese al tracollo tra un viaggio, una dichiarazione e una comparsata in tv…

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 18 Giugno 2019

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