Cronaca

Ancora nessun adeguamento del contratto e l’UGL protesta

Alcuni dei dipendenti della Porti Levante Security, la società che si occupa della sicurezza e dell’accesso all’interno del Porto di Bari, ieri mattina hanno manifestato davanti alla sede dell’Autorità Portuale per chiedere l’adeguamento del contratto, fermo alle tariffe retributive del 2011. La società, che a Bari dà lavoro ad 86dipendenti, ancora non ha provveduto regolarizzare la posizione contrattuale dei dipendenti, i quali, nel 2014, percepiscono una retribuzione pari ai parametri indicati dal CCNL (Contratto Collettivo Nazionale Lavoro), ma ancora ferma all’anno 2011. Queste le ragioni alla base della protesta indetta dal sindacato UGL (Unione Generale del Lavoro), che già nello scorso 18 settembre non aveva sottoscritto l’accordo su alcuni punti riguardanti l’adeguamento dello stipendio, il livello di inquadramento, e il passaggio della qualifica dei dipendenti da guardiani addetti agli accessi, a guardie giurate disarmate, operanti sempre all’interno della zona portuale. Quell’accordo però non ha mai visto la luce, dopo che la società aveva negato le richieste avanzate dal sindacato, di adeguamento del livello di inquadramento (il IV del CCNL), e la corresponsione della differenza retributiva pari a 24 mesi di lavoro, computata in 2000 euro circa. La proposta presentata dall’Autorità al sindacato (che deteneva e tutt’ora detiene la maggioranza di lavoratori iscritti), individuava nel quinto livello, il punto di partenza per l’inquadramento dei dipendenti, e in meno di 1000 euro la differenza retributiva da poter erogare al singolo dipendente entro la fine dell’anno. In un precedente accordo, sottoscritto dai sindacati CGL, CISL e UIL e dai dirigenti della società, il 6 marzo 2009, la Porti Levante, si impegnava a corrispondere ai dipendenti la differenza retributiva tra paga reale e tabellare: questo accordo, pur sottoscritto, non è mai arrivato a compimento. Tale accordo era stato successivamente approvato da una raccolta di firme, che aveva visto l’adesione della maggioranza del personale. In vista dell’applicazione di detto accordo sindacale, 48 dipendenti pare abbiano promosso una nuova raccolta di firme che ha revocato la precedente adesione. In tale modo viene impedita l’applicazione dell’accordo già sottoscritto da CGIL, CISL e UIL, che, stando a quanto affermato dalla società, avrebbe pienamente tutelato i lavoratori della Porti Levante Security nel passaggio da Addetti di Security a Guardie Particolari Giurate, sia sotto il profilo occupazionale che contrattuale.Il sindacato UGL precisa che il confronto non può ridursi alla sola trasformazione del contratto di lavoro dei dipendenti della Società, da operaio addetto agli accessi, a guardia giurata, e che comunque, in considerazione del fatto che l’azienda è stata rilevata dalla Porti Levante Security solo nell’agosto 2011, è da quel momento che va conteggiata la differenza di retribuzione. Il Segretario Provinciale Trasporti Porti e Mari, Michele Santeramo, ha dichiarato che se a seguito di questa manifestazione non dovesse esserci riscontro da parte della società Porti Levante, sarà promosso un ulteriore sit-in presso la sede della Regione Puglia, al fine di responsabilizzare il Presidente della Giunta Regionale, dato che è di nomina regionale la Presidenza dell’Autorità Portuale.Sembrerebbe che la scelta dell’UGL, costringa la società, costituita “in house” dall’Autorità Portuale, a cessare, nei fatti, la propria attività. L’Autorità Portuale, infatti, data l’impossibilità di applicare l’accordo sottoscritto, che prevedeva fra l’altro la tutela occupazionale per tutto il personale, si trova ora nella scelta obbligata di affidare il servizio in appalto ad istituti abilitati. I lavoratori, in attesa del prossimo atto, chiedono che la tutela del loro futuro divenga la priorità assoluta per l’azienda e per tutti i sindacati. 

 

Anna Deninno 


Pubblicato il 13 Febbraio 2014

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