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Ancora sospesi i lavori per la torre del ‘500 di Torre a Mare

Non c’è pace nell’ex frazione di Torre a Mare, una vera e propria oasi per i baresi che costituisce, appunto, uno dei più tradizionali luoghi di aggregazione della cittadinanza barese e dei Comuni della cinta metropolitana a Sud di Bari. Negli anni l’abitato di Torre a mare è stato interessato da lavori di riqualificazione e risistemazione finalizzati proprio ad una migliore fruizione dei luoghi, eppure la situazione non è migliorata. L’agglomerato urbano di Torre a mare è costituito da un nucleo di residenti il cui numero aumenta in maniera esponenziale con l’arrivo della bella stagione anche in funzione del fenomeno delle residenze estive all’origine di una vero e proprio esodo estivo verso il litorale Sud. Ma è proprio nell’area storica di Torre a Mare, incentrata sul caratteristico porticciolo di pescatori dove trovano però posto anche imbarcazioni da diporto, che troviamo alcune significative emergenze architettoniche alle quali anche la Provincia di Bari, in quanto ente che promuove la cultura e la tutela dei beni paesaggistici, è fortemente interessata. Una di queste emergenze storico architettoniche è costituita proprio dalla Torre cinquecentesca di avvistamento che è anche il simbolo dell’antica “Torre Pelosa”, marina di Noja (Noicattaro) prima e ora quartiere della città di Bari. Nel 2001, l’ente Provincia di Bari ha provveduto a ristrutturare e restituire alla pubblica fruizione la Torre cinquecentesca di Torre a Mare avvalendosi successivamente dell’associazione Archeoclub per organizzare, negli spazi riqualificati dell’antico presidio, manifestazioni e mostre di carattere culturale. Successivamente a questa risistemazione, l’inesorabile azione del tempo ha usurato la struttura che, in alcuni punti, presenta in questo momento evidenti criticità fonte di timore per la popolazione stanziale e per i residenti stagionali al punto da aver indotto la polizia locale a transennare l’area. Nel frattempo la Provincia di Bari ha avviato un procedimento finalizzato a realizzare lavori di ulteriore risistemazione della Torre cinquecentesca per il suo indubbio valore di carattere storico, artistico e architettonico anche al fine di mettere in sicurezza il manufatto e restituire tranquillità ai residenti di Torre a Mare. Adesso sulla Torre e sulla necessità di intervenire per completare i lavori s’è rifatto avanti l’ex assessore ed ora consigliere provinciale di Opposizione Cesare Veronico, interrogando direttamente il presidente della giunta provinciale di Bari Francesco Schittulli per sapere innanzitutto quale sia lo stato degli atti in merito al progetto di messa in sicurezza, risistemazione e riqualificazione della Torre cinquecentesca nel quartiere barese di Torre a Mare e quali gli ostacoli che, da oltre un anno, impediscono al progetto di passare alla fase esecutiva dei lavori. La fase di stallo nei lavori sarebbe legata alla mancata presa in carico, da parte della Sovrintendenza ai beni architettonici, della pratica relativa al progetto di messa in sicurezza, risistemazione e riqualificazione della medesima Torre. Insomma, Veronico con la sua interrogazione vuole andare fino in fondo per sapere quali siano i problemi che impediscano alla Sovrintendenza di provvedere ormai da circa due mesi all’emissione del parere richiesto per interventi a carico di immobili di pregio sottoposti a tutela e cosa si intenda fare per rimuovere in tempi rapidi questa fase di stallo. Sarebbe un vero delitto lasciare in condizioni di pericolo un’area già oggi molto frequentata come quella di Torre a Mare, che molto più frequentata da baresi e non sarà a breve, con l’avvio ormai prossimo della stagione estiva.
 
Antonio De Luigi
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 12 Maggio 2011

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