Cronaca

Ancora tante domande senza risposta sulla cessione della Fiera

Ancora tante, tantissime ombre e pochissime luci sulla vicenda della concessione per la gestione degli spazi della Fiera del Levante di Bari. Questione di primaria importanza in questi giorno festivi in cui si sta decidendo tutto nel silenzio più greve, tra presidenti, consiglieri e amministratori dimissionari, come se declinassero le loro responsabilità, ma soprattutto dopo la pubblicazione di bandi zoppicanti tra inchieste, denunce e minacce varie su cui i gruppi politici di minoranza di via Capruzzi hanno presentato interrogazioni ‘urgenti’ a raffica. Tutte dirette al Presidente della Giunta Emiliano rinchiuso in una specie di torre d’avorio, sul tema. Eppure doveva essere l’Ente vigilante per eccellenza e previa sospensione dell’ultimo bando di gara, pubblicato dopo l’estate scorsa, a conferire mandato al Direttore Area Finanza e Controlli della Regione Puglia (in alternativa all’Agenzia nazionale anticorruzione) per verificare la correttezza delle procedure concernenti la cosiddetta privatizzazione dell’ente fieristico. <>, ripetono senza tema di smentite i consiglieri di Forza Italia Nino Marmo, Andrea Caroppo e Domenico Damascelli. Ma vediamo di capire –repetita iuvant….- cosa è accaduto nella cessione dell’ente a una cordata emiliana guidata dalle fiere di Bologna e Ferrara, con la Camera di Commercio di Bari. <>. Dall’analisi dei fatti, insomma, emerge plasticamente come il secondo bando, appare “cucito” addosso alle caratteristiche del RTI aggiudicatario, l’unico a partecipare e vincere. Quest’asserzione ha quali suoi addentellati fattuali nelle considerazioni, già note, sull’esiguità (e la viltà) dei canoni di concessione. La posizione dominante è ricoperta dalla Camera di Commercio di Bari, che si è garantita per un periodo di tempo lunghissimo profitti ingenti a fronte di costi irrisori e atteggiandosi – cosa ancora più grave – come un soggetto privato. Ma non basta. L’ipotesi che ci fosse la volontà di assicurarsi un certo tipo di concorrente appare confermata da quanto emerge dal verbale della seduta del 3 settembre 2014 del Consiglio Generale della Fiera del Levante, ossia ben tre mesi prima la citata delibera del medesimo Consiglio con la quale si rendeva pubblico l’avviso per la gestione degli spazi. Ebbene, in quella seduta c’era anche, sembra del tutto casualmente, il Presidente di Ferrara Fiere. Il fato ha poi voluto che il Gruppo Fiera di Bologna si trovasse, diversi mesi dopo, a far parte del RTI aggiudicatario del secondo bando. Ciò che appare ancora più grave è che in quella sede il Consiglio Generale autorizzava all’unanimità la consegna al Presidente di Ferrara Fiere dei dati aziendali dell’Ente fieristico barese. In definitiva, la stazione appaltante consegnava a un concorrente (rivelatosi tale) i dati aziendali prima che lo stesso partecipasse al bando di gara e se lo aggiudicasse! E non è finita. Il Consiglio Generale della Fiera del Levante, nella seduta del 14 luglio di quest’anno deliberava all’unanimità di approvare la proposta presentata dal Raggruppamento Camera di Commercio di Bari, Ferrara Fiere, Bologna Fiere e Sogecos, seppur recependo la precisazione – meramente di facciata – avanzata dal consigliere Persichella nella medesima seduta, in merito ai compiti da demandare alla costituenda Commissione all’uopo nominata per definire la proposta di contratto di concessione alla Newco vincitrice. In definitiva, accadeva che il Presidente della Camera di Commercio di Bari “…trattava con se stesso”. E per questo ciò che doveva essere un’operazione di privatizzazione della gestione di un Ente pubblico si è sostanzialmente risolta in una cessione da un soggetto pubblico a un altro. Adesso –concludevano nelle lo interpellanze di ottobre i consiglieri regionali – ci aspettiamo una serissima valutazione e risposta da parte del presidente della Giunta regionale. Che finora, saranno fors’anche i suoi rapporti di grande stima e amicizia con il presidente camerale Sandro Ambrosi, nicchia… e siamo a fine anno.

 

Francesco De Martino 


Pubblicato il 29 Dicembre 2015

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