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Ancora “top secret” la delibera sulla rotazione dei dirigenti

“Dove un superiore, pubblico interesse non imponga un momentaneo segreto, la casa dell’Amministrazione dovrebbe essere di vetro”. (Cfr. Filippo Turati). Parte da queste belle parole contenute in questo principio ben in evidenza sul sito della Regione Puglia – Sezione Trasparenza – e cita finanche il Decreto Legislativo n. 33 del 14 marzo 2013, sugli obblighi di pubblicazione, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”,  il consigliere regionale Cosimo Borraccino, Presidente II Commissione (Affari Generali e Personale) della Regione Puglia per avere qualche spiegazione sulla rotazione di dirigenti e dipendenti. Eggià perchè si sentono, nei TG delle TV locali, tante notizie relative a spostamenti di dirigenti nella gestione dell’organizzazione della Regione Puglia, quando non si leggono fra le righe dei discorsi di alcuni “eletti” ed, invece, come sarebbe giusto e lecito, non traspare nulla dal Sito. E nulla neanche dai consiglieri (di maggioranza o di opposizione), che dovrebbero essere “…gli eletti dagli stessi cittadini per rappresentarli e renderli partecipi della vita di questa Regione”. Ma a Borraccino piace anche sottolineare come il cittadino sia allo stesso tempo fruitore dei servizi, destinatario delle attività regionale ma, soprattutto, il contribuente e pertanto ha il diritto sacrosanto di essere informato con trasparenza, al netto delle delibere “secretate”! Ergo: al consigliere piacerebbe sapere se la delibera sulla rotazione dei dirigenti della Regione è pronta e in caso favorevole perché non si pubblica? In caso contrario, inutile dirlo, invita il suo <> Michele Emiliano a smentire le voci circolanti con insistenza e che destabilizzano anche chi sta continuando a svolgere con spirito di abnegazione il proprio dovere”. E in effetti il bravo consigliere/presidente di commissione avrebbe mille motivi per chiedere chiarimenti e ricevere risposte sul solito silenzio dell’Ente che ha fatto della trasparenza uno dei suoi pilastri: la riforma della pubblica amministrazione ha trovato posto nell’agenda di ogni Governo, ma i risultati sono stati inferiori ad attese ed esigenze del Paese, non solo della Puglia. In effetti non servono dirigenti e funzionari (soltanto) bravi, ma persone disposte a mettere in discussione le modalità tradizionali dell’azione pubblica, per cui il nemico da combattere non è la pubblica amministrazione, ma le sue disfunzioni, la sua cronica insufficienza, la sua cultura ostile al cambiamento. Rispetto alle iniziative del governo la risposta da parte delle amministrazioni pubbliche è stata fin troppo timida: in particolare dai dirigenti regionali non è finora arrivata alcuna replica significativa. Basta vedere la facilità, ad esempio, con cui il dottor Stefanazzi, superdirigente di diretta fiducia e scelta del governatore, è riuscito a liquidarsi l’indennità di risultato per soli sei mesi di attività ( da giugno a dicembre 2015 ) bypassando senza problemi il nucleo di valutazione che per legge, appunto, doveva esaminarlo: questo per confermare come le regole esistono solo per gli ingenui –per non dire altro- in Regione Puglia. Dove è accaduto fin troppo spesso che riforme originate da ottimi intenti, infine, si siano arenate e abbiano subito una sorta di mutazione genetica, perché si sono trasformate in un fantasmagorico castello di norme e di carte, elaborato nelle sacrestie di partiti e comitati di affari. Quei dirigenti che dovrebbero ruotare in base alla trasparenza rivendicata dal consigliere Borraccino, in realtà, dovrebbero pure essere valutati per i risultati ottenuti, non in base a parametri interni e di pura efficienza organizzativa, guardando principalmente alla bontà delle scelte compiute e all’efficacia degli interventi effettuati. E criteri e iter per la valutazione di manager e dipendenti debbono essere altrettanto chiari e intellegibili, terreni sui quali si “parrà la nobilitate” di chi è impegnato all’interno della pubblica amministrazione; una scommessa fin troppo spesso persa in partenza, da queste parti….

 

Francesco De Martino

 

 


Pubblicato il 2 Agosto 2016

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