Anelli: “Paghiamo anni di scarsa programmazione”
” Paghiamo anni di scarsa programmazione, lo deunciano da dieci anni”: il dottor Filippo Anelli, barese, Presidente dei Medici Italiani intervistato dal Quotidiano di Bari commenta la recente ordinanza Emiliano, datata 6 Agosto che dal prossimo 31 Agosto impone il richiamo in servizio per garantire i turni nei pronto soccorso anche di medici in pensione.
Presidente Anelli, come la mettiamo?
” I medici sono da sempre in prima linea e questo accade da tempo. Anzi occorre ringraziarli, sono ammirevoli. Vale anche per i medici a riposo, è successo durante il Covid”.
A che cosa si deve l’ ordinanza Emiliano?
” Penso che il grande problema mai risolto è la scarsa programmazione, noi medici lo denunciamo da dieci anni. Non è pensabile andare avanti in questo modo. A tanto si assommi un altro fatto col quale bisogna ragionare”.
Cioè?
” Solo tra sei anni, con la legge universitaria attuale, sui 14.000 attuali, appena 6.000 medici potranno specializzarsi, gli altri 8.000 dovranno pazientare. Insomma, non abbiamo puntato, come sarebbe stato giusto sui giovani e i nodi vengono al pettine adesso”.
Medici di base nei pronto soccorso?
” Con i medici di base siamo in una fase emergenziale e non per loro responsabilità. Circa il venti per cento delle zone non hanno il medico di famiglia. Al contrario occorre potenziare e non depotenziare il territorio”.
Le sembra una buona idea?
” Cercano per i pronto soccorso una risposta immediata, ma ritengo che non sia una buona soluzione, è il volerla trovare a tutti i costi. Le ripeto che da tempo manca la programmazione”.
BV
Pubblicato il 13 Agosto 2021