‘Anima’ è trip della speranza
Un tempo coi fiori si giocava. Alcuni si divertivano a cercare quadrifogli, ritenuti portafortuna ; una margherita svelava se l’amato ricambiava o meno. Alitando sul ciuffo globulare, candido e lanoso in cui evolve il fiore del Taràssaco Comune, o ‘soffione’, era possibile sapere se il tale desiderio si sarebbe avverato. Chi ha caro il senso della poesia, sa che sotto la spinta di un soffio il ciuffo del Taràssaco libera uno sfarfallio di impalpabili infiorescenze che incanta e allarga il cuore. Ebbene, questo effetto è centrale alle meraviglie videografiche di ‘Anima’. Lo spettacolo di Res Extensa in collaborazione con Unità C1 trova nell’idea del vento inteso come espressione dell’alito divino il suo elemento di propulsione. ‘Anima’ vuol essere vento che aggrega solitudini, è respiro vitale nel quale trova eco l’anelito dell’uomo al volo e al cielo, “perché là siete stati e là desidererete tornare” (Leonardo da Vinci). Questa danza dei pulviscoli affidata a una tecnologia molto sofisticata evolve in una galleria di immagini di effetto lisergico. ‘Anima’ è profluvio di immagini immersive e interattive, cangianti e inafferrabili e dalla potente malia ipnotica che piovono sul movimento coreutico e lo avvolgono. Il trip, quasi violento nella sua tridimensionalità, sollecita memorie di osservazioni al microscopio, evoca il mistero dei cristalli pensanti, induce a ripensare il Dante della Commedia. In mezzo a folgori e ragnatele, s’insinua un senso del cosmico. Allora l’idea di distanze siderali accende l’orror vacui… Uno spettacolo fuori dell’ordinario, a fortissimo impatto visuale, sebbene un po’ algido, anche per via delle scelte musicali (sorprendenti questi rielaborazioni di suoni, tra cui niente meno il battito di ali di farfalla). Col cuore e col corpo Anna Moscatelli, Claudia Cavallo, Vito Cassano e Gabriele Montaruli raccontano splendidamente questa speranza di un vento salvifico che soffi a raccogliere un’umanità dispersa per renderle l’anima smarrita. Era dai giorni di ‘Lusus Naturae : Hortus Bosh’ che Res Extensa non si esprimeva a questi livelli. Il gran lavoro coreografico di Elisa Barucchieri conferma la crescita di una compagnia che, partendo si può dire dal nulla e facendo affidamento solo sulle proprie forze, ha messo meno di dieci anni per raggiungere una caratura internazionale. Determinanti i contributi di Ezio Antonelli (progetto video), Roberto Santoro (Progetto e interazione video), Andrea Mordenti e Eugenio Laddago (progetto e direzione video), Franza, Domenico Francesco Catacchio (light design), Federica Maglioni (musiche originali), Rossella Franco e Lorenzo Lopane (organizzazione).
Italo Interesse
Pubblicato il 17 Aprile 2013