Cultura e Spettacoli

Animali da compagnia, l’altro popolo barese

 

La Legge esclude gli equini dalla lista degli animali da compagnia. Dunque, essi non possono trovare posto nella casa del proprietario, specie se la stessa si colloca all’interno di un centro abitato e a stretto contatto con altre abitazioni. Ma a determinate condizioni (l’animale che procura un sensibile beneficio psicologico al suo proprietario alleviandone la solitudine o l’inclinazione alla depressione), un cavallo nano può rientrare nel novero degli animali di compagnia, Come tale, al pari di un cane, di un gatto o di un canarino, può convivere col proprietario, piaccia o no al vicinato. Con una sentenza destinata a far discutere, tre giorni fa il Tar di Lecce ha riconosciuto ad un pensionato di Carovigno il diritto a tenere in casa un pony. Le proteste dei vicini a proposito di cattivi odori, di minaccia igienica e di nugoli di insetti attirati dalla presenza del piccolo cavallo sono così cadute nel vuoto. Così come da sempre cadono nel vuoto le proteste di altre persone costrette a fare i conti col ‘chiasso’ del cane del vicino. E ci sono stati casi anche di gente che entrando nel bagno di casa ha trovato un pitone nella basca da bagno… (se l’inquilino del piano sotto/soprastante ha fatto della vasca da bagno la cuccia per il proprio rettile è facile che questi, curiosando all’interno della tazza, s’infili nella tubatura e, percorrendo la colonna montante, sbuchi attraverso dal servizio igienico di un altro appartamento). Ma pony o pitoni che sia, qui in discussione è il buon senso. Se è vero che un figlio rappresenta un’incognita economica, affettiva e sociale tale da giustificare il ripiego sul coniglietto o sul maialino, che almeno si porti rispetto verso questi ‘surrogati’. E invece no, si ‘umanizzano’ cani e gatti attribuendo loro aspetti umani, controllandone comportamento e riproduzione, condizionandone atteggiamenti e sviluppo. Se ciò ha poco senso, ancor meno ne ha il riservare ad una tarantola, uno scimpanzé o un criceto attenzioni degne di un figlio, di un coniuge o di un compagno. Un malcostume di dimensioni globali, per quanto più tipico dell’Occidente che dell’Oriente. Così stando le cose, la nostra terra non poteva fare eccezione. Quanti animali da compagnia esistono a Bari? Si parla di quarantamila cani e quasi altrettanti gatti. Gli uccellini non saranno meno di diecimila e qualche altro migliaio di bestie lo si può mettere assieme tra furetti, testuggini, iguane, scorpioni, camaleonti… Insomma, su una popolazione di 325mila persone esistono centomila animali da compagnia. Un altro popolo. E per strada i bambini baresi sono sempre meno. Meno male gli immigrati.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 12 Maggio 2018

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