Cultura e Spettacoli

Animali e superstizione, non se ne salva uno

Brutta bestia la superstizione, questi insieme di credenze o rituali frutto d’ignoranza, pregiudizio e irrazionalità che ancora oggi condizionano la vita di molti. La superstizione, che non ha età, non risparmia niente e nessuno. Sicché, anche gli animali rientrano nel suo mirino : Guai se il gatto nero ti attraversa la strada, la polvere ricavata dal corno del rinoceronte è il miglior afrodisiaco, il ragno in casa porta bene, l’ululato del cane attira la malasorte, la civetta annuncia la morte… In un passato neanche troppo lontano era diffusa la convinzione  che le lucertole con la coda biforcuta portassero fortuna. Di contro, si riteneva che i contorcimenti di un moncone di coda di lucertola portassero male. Lucertole con due code? Monconi di coda che vivono di vita propria? Premesso che il caso della coda doppia non è infrequente nel mondo animale (vedi gatti e pesci rossi), la fisiologia della lucertola presenta particolarità singolarissime che spiegano queste anomalie. La lucertola comune si distingue da qualunque altro sauro per la capacità di perdere volontariamente la coda quando sotto l’attacco di un predatore. Il distacco è provocato da una violentissima contrazione dei muscoli all’altezza della base della colonna vertebrale, dove esistono ‘piani di frattura’ ; i muscoli restano contratti anche dopo il distacco per bloccare l’emorragia fino alla completa cicatrizzazione. Successivamente, dalla zona cicatrizzata comincia a svilupparsi una seconda coda. Se la linea di distacco non è regolare, può succedere che a svilupparsi siano due code. Il quale fenomeno, inspiegabile in passato, diede origine alla leggenda della lucertola portafortuna. Questi ‘fenomeni’, quando catturati, venivano conservati, generalmente sotto sale ; ma a Noto, in Sicilia, al posto del sale si usava l’olio, mentre altrove si ricorreva addirittura all’infornatura. E il tratto di coda abbandonato? Poiché la coda delle lucertole possiede centri nervosi che sono in parte indipendenti dal cervello, tali centri possono imprimere contorsioni al moncone. Queste contorsioni che sembrano avere dell’innaturale rispondono invece ad una funzione ‘astuta’ : distrarre il predatore e illuderlo che si tratti della metà viva dell’animale, il quale rimasto in tanatosi (falso stato di morte) tenterà la fuga al momento opportuno. Le contorsioni si affievoliscono sino a terminare a misura che si consuma l’ossigeno presente nei vasi sanguigni. Anticamente dinanzi a questo ‘spettacolo’ si usava dire : ‘Ai tuoi!’ ; l’espressione si spiega con la credenza che il moncone in contorsione lanciasse maledizioni all’indirizzo dei defunti dello ‘spettatore’. Chiudiamo questa breve disanima della superstizione a proposito di questo simpaticissimo sauro con alcune notiziole : Alla gestante o alla donna che desideri diventare madre porta bene vedere il proprio cammino attraversato da una lucertola. In Calabria si stima buon segno se una lucertola s’introduce in casa. Sognare una lucertola viva significa gaiezza, sognarla morta è annuncio di disgrazia.

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 6 Luglio 2018

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