Cultura e Spettacoli

Animali selvatici in difficoltà, l’arte del soccorso

Sempre più spesso si sente parlare del Centro di Recupero della Fauna Selvatica di Bitetto. La settimana scorsa vi è stato ricoverato un giovane airone ferito ad un’ala e perciò impossibilitato a riprendere il volo (l’animale era stato ritrovato da alcuni dipendenti dello Zoosafari nella campagna che costeggia il muro di cinta del grande parco tematico). Il Centro, sito in via Generale Palmiotti, 43 (tel : 080992028), opera all’interno dell’Osservatorio Faunistico Regionale. Accoglie gli animali selvatici in difficoltà, che cura e poi reimmette in natura, ove possibile (gli esemplari inidonei al ritorno alla vita allo stato naturale rimangono ricoverati in modo permanente presso la struttura). Ogni esemplare accolto, poi, viene registrato in una banca dati. Tale banca dati serve a monitorare il flusso delle specie e quindi la consistenza numerica delle stesse sul territorio. Gli animali possono essere presentati al Centro da chiunque. Ma ecco il punto, come deve intervenire, come deve effettuare il trasporto chi non abbia competenze specifiche? Premesso che la detenzione di tutta la fauna selvatica è vietata e che l’animale deve essere consegnato in strutture come quella di Bitetto entro 24 ore, è bene osservare alcune cautele fondamentali. Se è stato rinvenuto un animale di piccole dimensioni, un uccello per esempio, è opportuno raccoglierlo e collocarlo all’interno di una scatola di cartone di dimensioni adeguate, avendo avuto cura di sistemare fogli di giornale sul fondo della scatola e di praticare fori per l’areazione sulla parte alta della stessa (se si dispone anche del coperchio, è meglio chiudere la scatola ; al buio l’animale si tranquillizzerà evitando di aumentare lo stress causato dalle ferite). Mai utilizzare gabbiette o trasportini per gatti giacché gli animali selvatici sono insofferenti alla cattività e possono ferirsi seriamente nel tentativo di evadere. Se invece si tratta di un mammifero di un certo volume come la volpe o il tasso, in assenza di robuste casse di legno, è meglio richiedere l’intervento della Polizia Provinciale. In ogni caso l’approccio deve essere sempre prudente. Gli animali selvatici sono potenzialmente pericolosi, possono mordere, artigliare, beccare. Meglio perciò munirsi di guanti spessi e maneggiare l’animale facendo attenzione a non avvicinarlo al corpo o al volto. Quanto all’alimentazione in attesa del ricovero presso questi centri specializzati, è bene tenere a mente che per i selvatici esiste un solo alimento universale d’emergenza : la carne cruda, che va sminuzzata ; in alternativa va bene anche un omogeneizzato di carne. Per idratare, somministrare acqua con un contagocce o una siringa priva di ago. Mai somministrare agli uccelli feriti mollica di pane, latte o derivati del latte.

 

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 17 Ottobre 2017

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