Cultura e Spettacoli

Annalisa e Giuliana, le rivali

Di balene in Adriatico si è sempre parlato. Quale la balena più antica di cui si abbia notizia da noi? Fino al 2006 si riteneva fosse quella scoperta in uno dei Canaloni di Bari il 17 luglio 1968. Una scoperta avvenuta grazie alla curiosità di ragazzi i quali, giocando al pallone, un giorno smisero di farlo insospettiti dalla regolarità geometrica con cui dal fondo del Canalone spuntavano quelle che a tutta prima sembravano comuni pietre. Quel sospetto non rimase sul terreno di gioco, i ragazzi ne parlarono in famiglia e la voce si sparse. Qualche settimana dopo un gruppo di paleontologi si recava sul posto. Quale non fu la loro meraviglia nel ritrovarsi dinanzi allo scheletro fossile di una balena vissuta nell’Olocene, circa un milione e settecentomila anni fa (dopo un faticoso lavoro di estrazione dal banco tufaceo, quel fossile oggi costituisce il reperto più prezioso del Museo di Scienze della Terra al Campus Universitario). Il record di quella che fu battezzata ‘Annalisa’ resse meno di quarant’anni. L’8 agosto 2006, sulle sponde del lago di San Giuliano, a settanta chilometri nell’entroterra barese venne scoperto uno scheletro fossile di balena lungo ventisette metri e risalente al Pleistocene, ovvero quel periodo del Quaternario compreso tra  i 2,5 milioni e 11.700 anni fa. Negli anni successivi il fossile è stato recuperato e trasferito in un laboratorio della Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico e demoantropologico, in attesa di essere esposto nel Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola di Matera. I reperti si trovano rinchiusi in casse di legno sistemate nel giardino del Museo in attesa di una sistemazione espositiva non ancora definita. Giuliana, questo il nome attribuito alla remotissima megattera, fu scoperta da un agricoltore. Una scoperta dalle modalità sorprendentemente simili a quelle di Annalisa : Un ‘sospetto’ partecipato ad altri e poi echeggiato in Rete sino a suscitare l’interesse degli esperti. Di quella balena sono state ritrovate dodici vertebre, diverse costole, la pinna pettorale, la parte posteriore del cranio, mandibola e mascella. Il ritrovamento ha assunto un valore maggiore di quello assegnato al caso Annalisa. Infatti, mentre gli avanzi fossili di quest’ultima furono individuati pressoché al livello del mare, quelli di Giuliana riposavano a quasi quattrocento metri d’altezza. Basta questo a segnalare la maggiore anzianità di Giuliana rispetto ad Annalisa. Se Annalisa chiuse la propria esistenza quando l’Italia meridionale era già formata, almeno per come la conosciamo oggi, Giuliana chiuse gli occhi molto prima, all’epoca in cui il Mezzogiorno presentava ben altro aspetto, con la Puglia che offriva l’aspetto di un arcipelago, del quale le isole maggiori erano il Gargano e il Salento.

 

Italo Interesse


Pubblicato il 30 Maggio 2018

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