Cronaca

Annegata nel degrado la piscina di ‘Asclepios’

Un altro schiaffo pesante al buon senso, alla disabilità, alla gestione della ‘res-publica e, per di più, all’Erario pubblico, quello rappresentato con un esposto dal Comitato-donne del movimento barese “Riprendiamoci il futuro. Policlinico di Bari, Padiglione <<Asclepios>>, piscina per disabili: mai utilizzata. Insomma, presso la Unità “Neuroriabilitazione” del Policlinico Consorziale di Bari tempo fa fu realizzata una piscina che doveva essere utilizzata per la riabilitazione di disabili. Una struttura ubicata al piano seminterrato del Padiglione “Asclepios”, abbandonata e ormai ridotta a semirudere a causa del mancato uso e del degrado. <<L’aspetto più sconcertante della vicenda è che tale struttura di pregio, pur essendo stata realizzata tempo fa, non è mai entrata in funzione nè viene correttamente fatta alcuna manutenzione e/o custodita; infatti, così come si evince dalla documentazione fotografica allegata, la piscina e le attrezzature pertinenti sono degradate e trasformate in discarica abusiva di rifiuti a cielo coperto>>, si legge nell’esposto-denuncia del comitato del rione Libertà. Ma c’è un altro aspetto piuttosto singolare, poiché per l’attivazione (mancata…) della piscina riabilitativa in questione, è stato necessario formare, con danaro pubblico, alcuni fisioterapisti con specializzazione in riabilitazione dei disabili in acqua; spese per la formazione che, ovviamente, si sono aggiunte a quelle per l’impianto stesso. E allora: quali gli ostacoli che hanno impedito sino ad oggi l’attivazione della piscina nel Policlinico? E quali sono stati gli impegni di spesa (per la realizzazione della struttura e per la formazione del personale addetto) senza contare quelle spese necessarie per la ristrutturazione di ambienti così fatiscenti, se e quando ci sarà? Ma sarebbe curioso anche sapere se Direzione Generale e Sanitaria dell’Azienda Consorziale Policlinico abbiano mai intrapreso iniziative o adottato provvedimenti per risolvere la questione, al fine di consentire ai pazienti del Policlinico di curare le proprie disabilità. Nell’esposto, infine, si è fatto anche presente che la mancata assistenza ai disabili che potrebbero usufruire del servizio riabilitativo, potrebbe generare responsabilità di vario genere. Tutte da accertare dal punto di vista legale e giudiziario, ma con tanto di condanna definitiva e inappellabile da parte della gente onesta che si sente ancora una volta defraudata da politici e amministratori inetti e predatori…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 16 Novembre 2019

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