Cronaca

Appalto per pochi intimi: mirino sul trasporto disabili ai centri riabilitativi

Un altro appalto che finisce nell’occhio del ciclone alla Regione Puglia, tra denunce e interrogazioni. A scatenare il putiferio, stavolta, è stato il consigliere regionale Mario Conca, che proprio ieri ha presentato un esposto ben dettagliato all’Agenzia dell’Anticorruzione (Anac) e all’Antitrust, proprio per chiedere chiarezza sulla gara d’appalto dell’importo di circa 20 milioni di euro per l’affidamento del servizio di trasporto disabili presso i centri riabilitativi della provincia di Bari bandita dalla Azienda sanitaria locale di Bari. Nel mirino del consigliere pentastellato l’allegato sui “criteri di valutazione” che, tra i sub criteri, prevedevano l’assegnazione di ventidue punti su settanta alle ditte che avessero presentato copia della carta di circolazione degli automezzi idonei al servizio, non tenendo conto invece dei mezzi ancora da immatricolare. “Un elemento – spiega Conca – non previsto tra i requisiti di partecipazione, ma che di fatto ha escluso numerose aziende che intendevano investire in funzione dell’aggiudicazione, visto che l’assenza della disponibilità dei mezzi poteva non consentire il superamento della soglia di sbarramento”. Insomma, tanto per essere più chiari, è che si sia voluta limitare la partecipazione per favorire le aziende di noleggio con conducente che da anni effettuano il servizio. Domanda: com’è possibile che per partecipare a una gara di quell’importo, un’azienda debba essere costretta a comprare i mezzi di trasporto oltre che ad avere i fatturati specifici che i corposi lotti rendono proibitivi? Ma non è tutto. Nel bando, si legge ancora nell’esposto già depositato presso Anac e Antitrust, mancano perfino i dati relativi all’indirizzo degli utenti, gli orari e i giorni in cui usufruiscono del servizio o per lo meno un dato storico con il numero di utenti che usufruiscono del servizio per giorni e fascia oraria. “I dati relativi alle frequenze degli utenti – si legge nel resoconto del consigliere pugliese – sono a conoscenza dell’attuale gestore e questo comporta una violazione della par condicio tra i concorrenti. Se a ciò aggiungiamo l’entrata in vigore nella Legge di stabilità 2019 dell’articolo 29 quater della legge 21 del 1992 che, tra le altre cose, limita alla sola Provincia l’operatività delle aziende di noleggio con conducente, i sospetti diventano sempre più concreti. Tanto valeva affidare direttamente i 20 milioni di euro, perché, per quanto la procedura di gara sia rispettosa del codice degli appalti e largamente condivisa con gli ambiti territoriali, il dubbio è che in realtà ci si trovi davanti a una spartizione dei cinque lotti tra i vecchi gestori”. Insomma, il sospetto di trovarsi dinanzi al solito bando ‘cucito’ a favore di soliti noti potrà essere stornato solo dagli organi competenti, magari coinvolgendo anche quei servizi che, in autotutela potrebbero rivedere criteri e sub criteri del bando per il trasporto disabili ai centri riabilitativi regionali, in Puglia.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 10 Gennaio 2019

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