Cultura e Spettacoli

Appuntamenti di musica ‘bestiale’

Trasferita in tutta fretta dall’Auditorium di Santa Teresa dei Maschi (la solita esasperante – e pretestuosa – storia dell’agibilità), la ventesima stagione del Collegium Musicum prosegue al Nuovo Abeliano. Quello di martedì scorso, il secondo della stagione, è stato appuntamento particolarmente brioso. Annunciato come spettacolo di ‘musica bestiale’, l’appuntamento di avantieri non ha deluso le attese. In programma composizioni brevi e raramente eseguite, dedicate al regno animale. Chi mai avrebbe immaginato che si possa raccontare il mondo degli insetti con un clavicembalo? Jean Françaix vi riuscì. E Michele Visaggi gli ha reso onore con un’interpretazione piena di arguzia, divertita e divertente. Addirittura spassoso lo scherzo umoristico per piano di Aaron Copland (‘The cat and the mouse’) che evoca l’antico, crudele gioco del gatto col topo: Maurizio Zaccaria al pianoforte non ha lesinato note di colore opportune. Il giovanissimo esecutore si è poi felicemente ripetuto prima col frizzante ‘Circus polka: Per un giovane elefante’ di Igor Stravinskij, poi con ‘Two insect pieces’ di Benjamin Britten, questa volta accompagnato all’oboe dal bravo Gianni Giannotti. La scaletta a questo punto prevedeva  la cosa più attesa : ‘Il cigno’, dal ‘Carnevale degli animali’ di Saint-Saens, un brano arcinoto, eppure scarsamente eseguito. Accolta da un silenzio rapito, l’interpretazione di Giuseppe Caraballese al violoncello e ancora di Zaccaria al pianoforte ha toccato tutti. Spazio quindi ai giovani compositori con ‘Animal farm’ di Leo Gadaleta, in prima assoluta. C’era molta curiosità per questa composizione descrittiva, abbastanza originale e di gusto neo-novecentesco, aperta alla lezione di molti Maestri, tra cui a più d’uno è parso di riconoscere Gershwin : Di nuovo acclamata la coppia Carabellese-Zaccaria. Poi è stata la volta di altra,, ben nota e puntualmente affatto eseguita composizione di Rimskij Korsakov : ‘Il volo del calabrone’, composizione temuta e perciò scansata anche dai migliori clarinettisti : Giambattista ha raccolto il guanto e ha vinto la sfida. Finale con ‘L’allodola’ di Haydn, un quartetto per archi che ha visto impegnati Carmine Scarpati, Daniele, Francesca e Giuseppe Carabellese : meritati applausi anche per loro. – Prossimo appuntamento: Martedì 27 ottobre, ancora al Nuovo Abeliano, dove sarà in cartellone un’operazione curata e commentata da Vito Attolini che prende in oggetto ‘Due o tre cose che so di lei’, una pellicola diretta nel 1966 da Jean-Luc Godard. Musiche : L.V. Beethoven (quartetto per archi n°n16 in fa maggiore op. 135). Esecutori : Carmine Scarpati, Daniela, Francesca e Giuseppe Carabellese.

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 22 Ottobre 2015

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