Primo Piano

Apulia Film Commission, continua a girare la giostra dei contributi, film e sale cinematografiche

Per usare un termine abusato dall’assessore alla cultura della Regione, Silvia Godelli, non si può che provare disgusto nel leggere le carte che riguardano il giro di “affari” in cui è coinvolta l’Apulia Film Commission. Ne è convinto e lo dice senza troppa ironia Massimo Cassano, consigliere pidiellino in prima linea contro gli sprechi vendoliani e godelliani con la scusa di feste, festival e film, un tris di ‘f’ molto in comune con la storia del documentario “La nave dolce”. Un’altra storia, per chi non lo sa, passata secondo i gruppi di opposizione alla Regione attraverso assunzioni poco chiare, scambi di favori, nomine e conflitti di interesse. Ma ecco adesso un’altra “sceneggiata” che riguarda l’intervento (ovvero elargizione di denaro pubblico!) nell’ambito del progetto “del circuito cinematografico di qualità d’autore”. Due i nomi che si trovano e si ritrovano approfondendo la vicenda: quelli di Francesco Maria Asselta, componente del consiglio d’amministrazione della Apulia Film Commission e di Carmelo Grassi, presidente del Teatro Pubblico pugliese. Entrambi baciati dalla fortuna e da una cascata di soldi pubblici. E vediamo subito come. Francesco Maria Asselta: nel progetto Circuito d’Autore sono stati assegnati circa 90mila euro (28mila euro annui oltre Iva)al cinema Opera di Barletta. L’Asselta, come da visura camerale è risultato amministratore unico della struttura fino al 1 dicembre 2011, quando gli è subentrata Antonella Storelli. Naturalmente dimostrare che l’Asselta, come detto componente del consiglio di amministrazione dell’Afc, sia del tutto estraneo alla gestione del cinema in questione non spetta a Cassano o alla Godelli, ma a lui stesso (che potrebbe aver già aggiornato il suo profilo Facebook!) o eventualmente agli organi eventualmente preposti. C’è poi la telenovela di Carmelo Grassi: La ditta “Carmelo Grassi” ha un contratto di gestione con il Comune di Melendugno per il “Nuovo Cinema Paradiso”, per il quale percepisce un compenso dall’amministrazione pubblica. A questo punto non solo si scopre che la struttura è stata ricondizionata – come da delibera di giunta comunale – con un contributo regionale di 830mila euro; inoltre nell’ambito del “famigerato progetto” dei Circuiti d’Autore, di essere stata beneficiata d’un contribuito di 105mila euro (35mila euro annui oltre Iva). Ma qui la sceneggiata continua: da una recente delibera della giunta comunale si scopre che presto arriveranno a questa struttura anche i fondi Fesr della rete regionale delle residenze teatrali “Teatri Abitati”, oltre ad altri 34.500 euro, sempre di fondi Fesr, concessi da poco al potente e onnipresente Grassi, presidente del Teatro Pubblico dalla Regione per la digitalizzazione della sala, assieme ad altre due sale riconducibili allo stesso per la medesima finalità e per ulteriori 75mila euro. A questo punto, tra dubbi, pensieri e sospetti, per Cassano che ha già depositato una lunga e puntigliosa interrogazione negli uffici del lungomare Nazario Sauro, è giunto il momento di sapere da Vendola e dall’assessore Godelli cosa sta accadendo nell’ambito della programmazione per le politiche culturali e della realizzazione degli interventi finanziati con i fondi europei (Fesr 2007/2013) con soggetto attuatore l’Apulia Film Commission (a maggioranza di capitale controllato dalla stessa Regione, come per altri soggetti attuatori del tipo Teatro Pubblico Pugliese, Puglia Sound, Pugliapromozione) affidando alla stessa Afc fondi pubblici per un importo di quattro milioni di euro. Fondi da utilizzarsi in un periodo intercorrente tra la fine del 2012 e la fine del 2014.

 

Tutte le domande per Nichita e Silvia, senza rete….

 

Dunque, considerato che la Afc ha provveduto ad esperire una procedura pubblica conclusa con la determina dirigenziale del direttore generale, Silvio Maselli, assegnando fondi pubblici per circa 1.900.000 euro a venti sale cinematografiche, utilizzando quindi meno del 50% del totale delle risorse, il consigliere Massimo Cassano vorrebbe sapere prima di tutto chi utilizza tali fondi e chi sono i soggetti, considerando che dalla determina in questione non si evincono i nomi dei beneficiari, bensì solo quelli delle sale cinematografiche. E se è vero che tra i beneficiari risultano esserci sale cinematografiche direttamente o indirettamente controllate, in palese conflitto di interessi e in spregio dello Statuto della stessa Afc, da componenti dei consigli di amministrazione dei soggetti attuatori delle politiche culturali regionali. E in particolare della sala denominata “Opera” di Barletta riconducibile a Francesco Maria Asselta, componente del consiglio di amministrazione dell’Apulia Film Commission, e della sala “Nuovo Cinema Paradiso” di Melendugno (Le) riconducibile a Carmelo Grassi, presidente del Teatro Pubblico Pugliese. Ma anche se è vero che il “Nuovo Cinema Paradiso”, gestito dalla ditta Carmelo Grassi, sia utilizzato come teatro dal Teatro Pubblico Pugliese e che lo stesso contenitore sia stato recuperato con fondi per la maggior parte di provenienza regionale e se il signor Francesco Maria Asselta e Carmelo Grassi risultavano assegnatari dei fondi di cui al precedente biennio 2010/2011 del circuito d’autore i cui nominativi non sono mai stati resi noti e pubblicati sul sito della Afc e se tali “elargizioni” siano incompatibili con le cariche ricoperte. Ora bisognerà vedere come la Regione Puglia e il suo soggetto attuatore assegnerà e utilizzerà i residui fondi vincolati, per altri 2 milioni di euro, e a quanto ammonteranno gli investimenti in comunicazione e personale dedicato al progetto d’Autore. Infine Cassano dal presidente Vendola e dall’assessore Godelli vorrebbe sapere come mai sul sito dell’Apulia Film Commission non viene pubblicato l’elenco dei nominativi dei collaboratori del progetto d’Autore, gli importi percepiti e i criteri di selezione e se risponde al vero che il direttore artistico del circuito, Angelo Ceglie, presta consulenza e per la programmazione delle altre sale riconducibili ad Asselta e non facenti parte del circuito stesso, con una ventina appartenenti a loro medesimi, soggetti beneficiari del precedente biennio, nonostante la procedura di avviso pubblico. Parecchie domande e ancor più coincidenze, abbastanza per girare un film noir, oppure….

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 12 Ottobre 2012

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio