Cronaca

Arem cambia nome, ma pare ancora la solita “agenzia-scatola vuota…”

Prendendo il posto dell’Arem, l’Asset (Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio) pare proprio avviarsi a diventare la già vista “agenzia/scatola vuota”. Eppure anche a questa la legge ha affidato compiti e funzioni, oltre che in materia di mobilità, anche di rigenerazione urbana, sviluppo sostenibile, valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, opere pubbliche, paesaggio, prevenzione e salvaguardia del territorio dai rischi idrogeologici e sismici. Tutto racchiuso nel disegno di legge approvato ieri in Commissione a via Gentile per cui, visti gli ulteriori compiti in materia di difesa del suolo, trasformare anche l’Asset “”…nell’ennesimo contenitore vuoto voluto dalla Giunta Emiliano”” sarebbe un altro, tragico errore per il territorio pugliese. Intanto è stato confermato dalla struttura tecnica dell’assessorato competente che l’assolvimento di tutte queste funzioni –vecchie e nuove – sarà garantito senza nuove risorse finanziarie, strumentali e umane, almeno sulla carta, per cui si presume scongiurato il ricorso a consulenze esterne, tanto utili in campagna elettorale. “”Vigileremo perché sia realmente così””, ragiona il consigliere Cinquestelle Antonio Trevisi dopo la seduta di V Commissione in cui, come detto, è stato approvato il ddl  “Modifiche alla legge regionale del 2 novembre 2017, n. 41 recante ‘Legge di riordino dell’Agenzia regionale per la mobilità nella Regione Puglia (AREM): istituzione dell’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio (ASSET)’”. “Sarebbe stata utile in Commissione – continua Trevisi – la presenza del Commissario straordinario ASSET, ingegner Raffaele Sannicandro, quantomeno per conoscere le attività espletate finora per la costituzione dell’Agenzia e i progetti avviati a supporto della Regione, prima di procedere all’affidamento di altri compiti. Infatti non è stata ancora avviata ancora la gestione ordinaria dell’Agenzia, nonostante sia trascorso un anno e mezzo dell’approvazione della legge istitutiva dell’ASSET. “”Al riguardo – continua Trevisi – abbiamo già presentato un’interrogazione in cui chiediamo chiarimenti sul lungo periodo di commissariamento e sui ritardi nell’indizione dell’Avviso per la nomina del nuovo Direttore Generale. Di fatto – incalza il consigliere di Minoranza in Consiglio Regionale- quello che doveva essere un commissariamento straordinario (peraltro neanche previsto nella legge istitutiva dell’Agenzia) di straordinario ha ben poco, dal momento che dura da quasi due anni. Senza contare che l’Avviso per la nomina del Direttore Generale dell’ASSET pone molti interrogativi (ancora senza risposta) non solo perché indetto in ritardo, ma anche alla luce dei termini particolarmente ristretti per la presentazione delle candidature fissati in soli quindici giorni decorrenti dal giorno di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, coincidenti in gran parte con il periodo pasquale e con altre festività (dal 12/04/2019 al 27/04/2019). Non sarebbe il caso di riaprire i termini e garantire maggiore pubblicità all’Avviso? “”Quello che vogliamo –conclude Antonio Trevisi- è un’attenta valutazione delle candidature, affinché la nomina sia ispirata a criteri di professionalità, esperienza, trasparenza e onorabilità, viste la rilevanza e la quantità di funzioni attribuite all’Agenzia”. Anche il consigliere Domanico Damascelli  (Forza Italia) approfondisce il caso, confermando che già l’Arem non ha prodotto alcun risultato significativo, “”…ma ha cambiato nome in Asset, il che conferma che la Giunta Emiliano si sta rivelando inadatta a dare un impulso forte per il buon funzionamento delle agenzie. Sono enti che nascono sulla carta per sviluppare strategie e progetti utili alla comunità, ma poi manca un vero e coerente disegno politico: si continua, infatti, ad istituirle, a riformarle e poi a modificarle ulteriormente, ma alla fine vengono utilizzate solo come poltronificio e ufficio di collocamento a fini elettorali””. Tornando all’Agenzia nuova/vecchia di via Gobetti, vale la pena sottolineare che la stessa ha funzioni anche in materia di edilizia sanitaria: ci sono dei Presidi Territoriali di Assistenza che hanno fondi europei a disposizione per la riqualificazione, che però non vengono utilizzati. Or dunque, anche se oltre un anno fa è stata riformata e i risultati raggiunti sono scarsissimi, compito utilissimo dell’agenzia stessa potrebbe essere – sempre per Damascelli – l’impiego dei fondi europei rimasti inutilizzati, destinati alla riqualificazione delle strutture sanitarie fatiscenti e abbandonate.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 7 Maggio 2019

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