Cronaca

Aria di rimpasto nella Giunta comunale di Decaro?

C’è aria di rimpasto nella Giunta comunale di Bari? A dire il vero sembrerebbe di capire che forse non lo sanno neppure alcune delle forze politiche di maggioranza che hanno concorso, a maggio del 2019, sia alla riconferma del Primo cittadino, Antonio Decaro, che alla composizione della squadra di governo cittadino a quest’ultimo ricollegabile. Infatti, stante a una recente nota del coordinamento cittadino della lista civica di sinistra “Bari Bene Comune”, che alle amministrative baresi del 2019 ha contribuito alla rielezione a sindaco di Decaro con l’elezione di una consigliera comunale, Francesca Bottalico, già assessore esterno al Welfare nella giunta uscente di Decaro e poi riconfermata con la stessa delega nel nuovo esecutivo, pare che neppure nella stessa maggioranza che sostiene il sindaco Decaro nell’aula “Dalfino” sappiano nulla di ciò che bolle in pentola all’interno delle mura di Palazzo di Città che delimitano la stanza del primo cittadino. “Apprendiamo dalla stampa locale che la maggioranza di governo della città di Bari sembra mobilitarsi per un rimpasto in Giunta Comunale” è quanto scrive nella nota il coordinamento di “Bari Bene Comune” che, con nella stessa , “auspica un chiarimento da parte del Sindaco”, opportunamente ricordando “che la maggioranza di governo si basa su un patto fondativo dell’intera coalizione, per cui l’eventuale rimpasto in Giunta costituisce un fatto politico che dovrà rappresentare un momento di confronto e dialogo”.Per poi concludere che “la questione non si determina nelle stanze del singolo partito, né tantomeno può essere in mano ad una sola persona”.E qui i riferimenti a cui si allude nella nota del confinamento di BBC sono pressoché inequivocabili. Ovvero riguarda sicuramente la persona del sindaco Decaro, che è il solo che materialmente e legalmente può procedere al rimpasto di giunta con la revoca o designazione degli assessori, mentre l’altro dovrebbe verosimilmente riguardare il Pd, che è il partito di maggioranza relativa nel consiglio comunale di Bari, ma è anche il partito del sindaco. Ma ciò che è paradossale nella ridda di voci che si rincorrono insistentemente da qualche settimana nei corridoi del Palazzo comunale barese di corso Vittorio Emanuele, su possibili nuovi ingressi nell’esecutivo cittadino, è che anche il gruppo consiliare cittadino del Pd, a cui allude verosimilmente la riferita nota del coordinamento della civica BBC, probabilmente è allo scuro sull’intenzione del sindaco Decaro di procedere a qualche eventuale nuovo innesto in Giunta, a seguito di rimpasto o di uscita volontaria di qualcuno degli assessori attualmente in carica. Infatti, sempre dalla fonte richiamata nel comunicato di BBC, si apprende che il gruppo consiliare del Pd al Comune di Bari ha deciso di “autoconvocarsi” anche per un confronto su possibili nuovi scenari a Palazzo di Città. Cioè, in altri termini, si scopre che dal tenore di tali notizie nell’esecutivo barese qualcuno potrebbe uscire di scena e qualche altro potrebbe entravi, ma neppure tra alcune delle stesse forze politiche che compongo la maggioranza si sa granché. Da non dimenticare, infatti, che il Pd conta ben sette consiglieri  e due assessori, oltre al sindaco, mentre “Bari Bene Comune” di consiglieri ne ha uno (Danilo Cipriani), oltre alla menzionata assessore Bottalico. Per cui è davvero strano ed anche difficile da credere, non soltanto per i comuni cittadini ma anche per gli addetti ai lavori della politica locale, che nella composizione del governo cittadino qualcosa starebbe per essere modificata, ma di ciò sarebbero informati solo in pochi e gli stessi consiglieri, con le rispettive forze politiche di riferimento che nell’aula “Dalfino” sostengono i provvedimenti dell’esecutivo sarebbero invece informati solo a “giochi” già fatti. Se così fosse realmente, come si sospetta secondo quanto lamentato dal  coordinamento della civica barese di cui è stata promotrice l’associazione “La Giusta Causa” che fa capo al penalista Michele Laforgia, allora bisognerebbe prendere atto che il Comune di Bari è amministrato da un nucleo ristrettissimo di personaggi che utilizzano le forze politiche solo di facciata, se non addirittura come se fossero “birilli” manovrabili a piacimento. E di ciò potrebbe trattarsi effettivamente, considerato che di una possibile uscita di scena dell’assessore comunale ai LL.PP., Giuseppe Galasso, si vocifera già da almeno un paio di mesi, a seguito di un suo eventuale rientro in servizio da dirigente all’Anas, di cui è dipendente, e dove probabilmente otterrebbe uno stipendio forse maggiore dell’indennità assessorile attualmente corrispostagli dal Comune. Come pure circola da mesi il nome, sia pur in via ufficiosa ed in discrezionale, del suo possibile successore. E di ciò – a quanto sembra – alcune delle forze politiche di maggioranza non saprebbero praticamente ancora nulla. Può essere. Di certo però qualcosa non funziona come dovrebbe nei rapporti tra le forze politiche di maggioranza al Comune di Bari. Però, in definitiva, neppure di ciò ci sarebbe forse da meravigliare a Bari, perché di dilettanti “alla ribalta” al Comune ce ne sono fin troppi.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 23 Ottobre 2020

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