L’Agenzia Regionale Irrigui e Forestali della Regione Puglia è terminata assai spesso sulle prime pagine di questo giornale, anche a causa di incarichi, spese, convenzioni e appalti piuttosto frettolosi, per non dire poco chiari E adesso, in questo clima di verifiche politiche, contabili e amministrative cariche di promesse e buone intenzioni, c’è chi chiede di sollecitare il Governatore Niky Vendola, il direttore Generale dell’ARIF Giuseppe Maria Taurino e il coordinatore del nucleo ispettivo Giovanni Francone di darsi da fare per dar conto ai pugliesi dei provvedimenti presi nei confronti del dipendente Arif Ottavio Lischio Ottavio, per quanto concerne la fornitura di arredi effettuato dall’azienda al 50% di sua proprietà alla stessa Agenzia Regionale Irrigui e Forestali in cui lo stesso presta servizio. A parte ogni considerazione sulle dimissioni prima rassegnate e poi decadute o quasi, alla base delle ulteriori indagini da svolgere ci sarebbe il regolamento interno del nucleo ispettivo, con la normativa regolata dal comma 62 dell’art.1 della legge 23/12/1996 n. 662, adottato dalla stessa agenzia in data 13/01/2012 nominando coordinatore il rag. Giovanni Francone. Il regolamento del nucleo ispettivo, in altri termini, al punto 3 prevede “funzioni di controllo sulle eventuali incompatibilità delle attività extraprofessionali ai sensi della legge 662/96 e benchè la scelta del personale da controllare venga determinata da una estrazione a sorte, è previsto che “potrà essere inoltre attivata sulla base di segnalazioni esterne o interne, di situazioni che possano configurare attività incompatibili con il rapporto di lavoro instaurato con l’ente”. Un passo indietro. I primi articoli sul che denunciavano l’acquisto di arredi per le sedi di Bari e Lecce da parte della società dell’imprenditore-dipendente Lischio sono stati pubblicati a Febbraio 2012 e commentati dall’avvocato Taurino, con un comunicato stampa (n.27/2012) con data imprecisata, poichè quasi tutti i comunicati stampa redatti dall’addetta stampa Arif non recano la data di emissione. Il regolamento di cui sopra prevede che qualora dalle verifiche effettuate dal nucleo ispettivo emergano elementi di dubbio circa la regolarità della posizione del dipendente, gli stessi devono darne comunicazione all’ispettorato della Funzione Pubblica che procederà con ulteriori accertamenti da eseguirsi mediante l’ausilio della Guardia di Finanza, un elemento sicuramente comprovante gli interessi del signor Lischio nell’azienda NESIS è la visura camerale alla data della fornitura degli arredi, dal momento che successivamente Ottavio Lischio è uscito dalla società ed attualmente l’azienda e stata messa in liquidazione. Ma niente paura: nel caso ci dovessero essere problemi quando i mobili saranno eventualmente smontanti, ci si potrà sempre rivolgere al signor Lischio figlio rivenditore anch’esso dei mobili della stessa marca forniti dal padre. Ma non basta. Lo stesso regolamento prevede che il nucleo ispettivo deve relazionare al direttore generale, al direttore amministrativo, al direttore tecnico, al responsabile dei procedimenti disciplinari, all’ufficio Gestione delle risorse umane, e, se trattasi di personale regionale distaccato, anche al Servizio Personale e Organizzazione della regione Puglia per i conseguenti adempimenti, e nel caso in cui emergano elementi che configurino un’ipotesi di reato, il nucleo ispettivo rimetterà gli atti anche alla competente autorità giudiziaria. Quasi certamente ci sarà qualche passaggio che sarà sfuggito, ma la situazione al limite del grottesco è, che alla data della transazione, il geom. Lischio rivestiva la carica di direttore tecnico, quindi una delle figure a cui il coordinatore del nucleo ispettivo avrebbe dovuto riferire. ma ciò che ancora di più lascia basiti e’ leggere che con determina n. 321 del 24 aprile scorso il signor Lischio – fino all’anno scorso dipendente e allo stesso tempo fornitore dell’Agenzia Irrigui e Forestali della Regione Puglia, è stato nominato responsabile unico del procedimento per la manutenzione ordinaria boschiva provincia di Bari e Bat per l’anno 2013 con un impegno di spesa di 14.406,00 euro a trimestre. Un bel record, visto e considerato che per direttori, nuclei ispettivi e servizi al personale della regione Puglia non c’era e non ci sarebbe niente da ridire…..
Francesco De Martino
Pubblicato il 8 Maggio 2013