Arif, ancora promesse non mantenute: di nuovo in campo i sindacati
Sindacati ancora in agitazione per il personale regionale in attesa di stabilizzazione, specie dopo la mobilitazione di pochi giorni fa e precisamente del 21 dicembre scorso. Una mobilitazione che ha portato in ogni caso buoni frutti, avendo determinato lo stanziamento di altri 5milioni di euro almeno per quest’anno, mentre discorso a parte merita l’Agenzia pugliese Irrigui e Forestali (Arif) che torna a far preoccupare i livelli regionali di Nidil e Flai Cgil. “Nessuna certezza per il personale attualmente in somministrazione proveniente dall’esperienza dei consorzi di difesa, benché da più di un anno vi sia ormai una legge regionale che ne prevede la stabilizzazione”, hanno infatti dichiarato ieri Vulcano (Nidil Cgil) e Gagliardi (Flai Cgil) visto che nel corso di questi mesi i lavoratori hanno vissuto di proroghe di sei mesi in sei mesi, sperando che presto o tardi giungesse la lieta notizia. Tante sono state le interlocuzioni e i tavoli aperti dai sindacati con l’Agenzia regionale e non sono mancate rassicurazioni rispetto a un intervento ‘decisivo’ in direzione della stabilizzazione proprio a termine dell’ultima missione, calendarizzata proprio l’ultimo giorno dell’anno scorso. Il problema è che, ancora una volta, alle promesse non sono seguite azioni concrete. Scaduto il contratto, difatti, è stato nuovamente prorogato in somministrazione sino ad aprile, lasciando intendere che il percorso burocratico ed amministrativo di predisposizione del bando concorsuale è ben lontano dall’iniziare, hanno confermato i segretari regionali di comparto della Cgil. E ancora: “Poche sono le certezze maturate in questi anni di confronto e trattative con il direttore Erif Ragno, ma una di esse è senz’altro che in Arif vi è un costante tentativo di contrapporre i lavoratori in base alle tipologie contrattuali applicate, dando la percezione che si possano in questa azienda ignorare le leggi che garantiscono a ciascuno i propri diritti sul posto di lavoro. Siamo da tempo al fianco del personale stabile e precario, intendendo rifiutare ogni logica divisiva fra i lavoratori. Non intendiamo mantenere la situazione in sospeso sino ad aprire, pertanto, riteniamo necessaria l’anticipazione di tale termine e chiediamo immediatamente l’applicazione della legge regionale n.33 del 2017, ritenendo intollerabili eventuali ulteriori ritardi dovuti ai tentennamenti del Direttore Generale” concludono Vulcano e Gagliardi. L’anno appena iniziato si preannuncia risolutivo nella vertenza dei lavoratori Arif. (Adl)
Pubblicato il 4 Gennaio 2019