Cronaca

Arif, illusi e traditi gli stagionali: “Emiliano pensaci tu…”

Quasi rassegnati a perdere anche la sussistenza dell’Inps, i lavoratori stagionali dell’agenzia regionale Irrigui e Forestali. Al loro fianco s’è schierato ieri anche l’ex assessore pugliese all’Agricoltura Nino Marmo, chiedendo l’aiuto al governatore in persona. Parliamo secondo Marmo di impegni assunti, evidentemente, senza avvertire il senso di responsabilità di mantenerli: solo così è possibile spiegarsi il comportamento della Giunta regionale nei confronti degli operai a tempo determinato dell’Arif. Marmo ricorda pure come dall’Aula del Consiglio regionale alle Commissioni consiliari la maggioranza guidata da Michele Emiliano ha sempre promesso ai lavoratori stagionali che avrebbero raggiunto la soglia minima di giornate lavorative. Ed oggi, invece, viene a galla l’ennesimo tradimento della parola data. A danno di coloro che perdono ogni speranza di ottenere un sussidio di disoccupazione adeguato. Peraltro, per un soffio: si tratta, in molti casi, di dodici giornate di lavoro da compiere per sfiorare le cento e uno. Illudere in questo modo i lavoratori è odioso, di un’arroganza inaccettabile”. “Mi appello -conclude Marmo- alla sensibilità del presidente Emiliano, affinché intervenga per restituire serenità e dignità al lavoro di centinaia di cittadini”. Sempre in primo piano il caso degli addetti alla tutela del patrimonio irriguo e boschivo, fatti confluire nell’Arif, l’Agenzia deputata appunto al controllo irriguo e forestale. Un contratto stipulato parecchi anni fa dalla Regione Puglia con la società “SMA- INTINI” di Noci per l’esternalizzazione del servizio di tutela del patrimonio boschivo, di prevenzione del dissesto idro-geologico del territorio e di lotta attiva agli incendi boschivi con parecchi lati deboli, come si vede. Nell’ambito di questo servizio la SMA utilizzava, infatti, varie figure professionali, la maggior parte ex-Lavoratori Socialmente Utili, quali operai addetto alla prevenzione ed alla lotta agli incendi, personale amministrativo che utilizza macchinari ed attrezzature tecnologicamente avanzate, nonché personale addetto al coordinamento e collegamento con la Centrale Operativa Anti-incendio. In tutto sono circa trecento unità per le quali, senza tanti giri di parole, si è prospettato addirittura il licenziamento, viste anche le vigenti disposizioni legislative in materia di contratti pubblici per le quali non è più possibile ipotizzare proroghe contrattuali. Di qui la richiesta di “chiarezza” rivolta più volte anche dalle Organizzazioni Sindacali in ordine al “percorso di stabilizzazione” del personale SMA, per il quale  è ormai noto che la Giunta Regionale ha coltivato l’idea di una internalizzazione nell’Agenzia Regionale delle Attività Irrigue e Forestali istituita con LR n.3/2010. Anzi, proprio qualche l’ex direttore generale Arif Taurino aveva presentato un progetto di stabilizzazione dei dipendenti SMA all’interno della stessa Agenzia regionale, in attesa che la Giunta mettesse a disposizione le risorse economiche. Ma era proprio su questo punto che lo stesso Marmo tempo fa metteva in guardia l’Esecutivo regionale: “E’ bene pertanto che si sappia che l’idea di procedere all’internalizzazione del personale è assolutamente scriteriata e negativa anche e soprattutto per gli interessati, viste le ultime, reiterate sentenze della Corte Costituzionale che hanno annullato identiche leggi precedenti della nostra Regione, rammentando che- per la nostra Suprema Carta- nella Pubblica Amministrazione si può accedere soltanto per concorso”. E proprio per evitare l’interruzione dell’attività lavorativa alla chiusura del rapporto contrattuale tra Regione Puglia e SMA di Noci, che l’ex vicepresidente aveva rivolto un appello a chi doveva decidere. E adesso, stando bene attenti a verificare che i provvedimenti siano coerenti con le leggi nazionali e con la Costituzione, evitando di cadere nel trabocchetto di chi ci si appresta a scaricare le responsabilità degli errori, si deve ancora fare i conti con i giorni lavorati, per non perdere il contributo annuale di disoccupazione per alcune categorie di lavoratori, alla Regione Puglia.

 

Antonio De Luigi

 


Pubblicato il 8 Settembre 2018

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