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Arif, nel mirino della Corte dei Conti le consulenze esterne

Agenzia irrigui e forestali della regione Puglia ancora sotto la lente d’ingrandimento di quella sezione regionale di controllo della Corte dei Conti che, un paio di mesi fa, dopo aver passato al setaccio una pila di atti e documenti prodotti dalla stessa Arif/Puglia, ha trasmesso una dettagliata relazione alla sezione giurisdizionale della procura contabile. E così adesso nel mirino dei segugi contabili di via Giacomo Matteotti -per le ulteriori verifiche dettate dal codice di giustizia contabile – sono terminati l’affidamento di diversi incarichi per le attività di monitoraggio sulla ‘Xylella fastidiosa’ mediante contratti di lavoro autonomo. In particolare i rapporti di lavoro di centosessanta tecnici per tre mesi, tutti soggetti esterni all’agenzia. Insomma, in ben venticinque pagine fitte di richiami normativi, gli esperti contabili sono praticamente giunti alle conclusioni che l’Arif ha sottoscritto una serie di contratti, concretizzati “…in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente, anche con riferimento ai tempi e luoghi e tempi di lavoro”. Insomma, rapporti di lavoro affidati non proprio secondo le rigorose norme in materia di affidamenti esterni, nella pubblica amministrazione. Dunque, sui tavoli dei magistrati inquirenti e ancora da accertare sono le motivazioni delle prestazioni oggetto di quei contratti, che non potevano essere svolte da personale in servizio presso l’Arif trattandosi di prestazioni “altamente qualificate”, secondo i provvedimenti adottati dalla direzione della stessa agenzia. <<Incarichi esterni a discapito della valorizzazione delle professionalità interne>>, hanno invece ribattuto i sindacati autonomi “Csa/Autonomie Locali” che, già dalla primavera scorsa e proprio su quelle consulenze, nei loro comunicati denunciavano la gestione ‘particolare dell’amministrazione pubblica’. Il riferimento per niente celato era, ovviamente, alla ‘bacchettata’ della Corte dei Conti, sezione regionale di controllo della Puglia entrata nel merito -come detto – delle consulenze esterne per contrastare l’espandersi del batterio “Xylella” affidate, appunto, a centinaia di tecnici agronomi e agrari. Per un totale di quasi 2 milioni di euro, come sa bene anche il Presidente della Giunta regionale Emiliano, al quale è stata trasmessa la relazione contabile sottoscritta dal Presidente Enrico Torri e dal Magistrato Relatore, Nunzio Mario Tritto. <<Le consulenze come evidenziato dalla Corte dei Conti, potevano essere evitate e di conseguenza si poteva risparmiare tutto quel denaro pubblico, impiegando il personale interno all’amministrazione, che tra l’altro era già stato formato in precedenza dalla stessa amministrazione Arif/Puglia, in collaborazione con l’Osservatorio regionale Fitosanitario>>, si legge ancora nelle denunce sindacali. E in quelle giornate formative nella sede della Regione in Fiera, ricordano ancora oggi dal Csa/Autonomie Locali, parteciparono come relatori dei rappresentanti del Centro Nazionale Ricerche e del ‘Basile Caramia’ come pubblicizzato sulle pagine ‘facebook’ della stessa Agenzia Irrigui e Forestali. Tanto che ai partecipanti di quel corso – tutte risorse umane nella disponibilità di Arif – venne rilasciato un attestato di partecipazione per la formazione ricevuta sul batterio “Xylella Fastidiosa”. Un bel documento con tanto di timbri, ricami e bolli da incorniciare, che potrà abbellire qualche studio privato…non certo contribuire a valorizzazione professionalità e possibilità di carriera per i dipendenti Arif/Puglia.

Francesco De Martino


Pubblicato il 2 Dicembre 2022

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