Cronaca

Arif: nella bolgia di contratti, negoziati e promesse, si naviga ancora a vista

“Continuiamo ad assistere a continui rimpalli di responsabilità della politica, da destra a sinistra, come se la responsabilità fosse di qualcun altro. Volete vedere che la colpa è dei lavoratori?”. Così attacca a testa bassa il Segretario Regionale della UILA/Puglia, Pietro Buongiorno, commentando l’incrociarsi di troppi contratti applicati ai dipendenti dell’agenzia regionale irrigui e forestali della Puglia (ARIF). “All’interno dell’Agenzia ci sono professionalità qualificate che andrebbero valorizzate, così come il sindacato più volte ha chiesto, cercando di individuare tra gli stessi lavoratori le competenze necessarie, ma forse si preferisce cercare altrove. La confusione è generata dalla giungla di contratti applicati ai 980 dipendenti, di varia provenienza, attualmente in forza all’Ente: tutto questo non fa altro che alimentare scontenti e discriminazioni tra i lavoratori, che si ritrovano nella disomogeneità assoluta di trattamento. Vorremmo tanto capire dal Direttore Generale Ragno”,  continua Buongiorno, “in che cosa consisterebbe il mandato ricevuto dal Presidente della giunta pugliese Michele Emiliano per riordinare la struttura e avere chiarezza nei contratti applicati .. Mi spiego meglio : quali sono le intenzioni dell’Agenzia e, a questo punto, della politica?”. Insomma, ora più che mai per i sindacati è opportuno, così come accaduto in altre regioni, che vi fosse la valorizzazione del personale in essere, così che l’ARIF non diventi un contenitore, nel quale far confluire dipendenti da ogni dove. “Certo Noi non abbiamo dubbi sul quale sia il contratto da applicare ai lavoratori dell’Ente –riattacca il segretario UILA/Puglia- e cioè quello di sistemazione idraulico forestale e idraulico agraria, in analogia a quanto avviene in tutto il territorio Nazionale. Abbiamo nei giorni scorsi inviato, insieme a Flai e Fai, la piattaforma per il rinnovo del Contratto Integrativo Idraulico Forestale alla Direzione Generale dell’Agenzia e alla Regione Puglia. Ci auguriamo di essere convocati a breve per mettere punti fermi al contratto di nostro riferimento, quello di natura privatistica, ma soprattutto per evitare che aleggino, tra gli stessi lavoratori, false speranze”. Non si placa, dunque, il fuoco di fila sull’applicazione dei contratti per la stabilizzazione dei dipendenti di via Corigliano, sede Arif a Bari, dopo che già due mesi fa era scoppiato fragorosamente il caso dell’erogazione dell’indennità di disoccupazione ai lavoratori della stessa Agenzia. Come si ricorderà, difatti,a  settembre erano scaduti i contratti dei circa trecento operatori stagionali Arif per i quali, peraltro, nel bilancio di previsione dell’ente regionale risalente allo scorso anno erano stati stanziati 300 mila euro finalizzati a garantire l’aumento delle giornate lavorative. Un aumento a beneficio sia dei lavoratori interinali che si occupano della prevenzione degli incendi e sia di coloro che si occupano della manutenzione degli impianti irrigui. Anche in questo caso dal Direttore generale Ragno si voleva comprendere come sono stati impiegati i soldi stanziati dall’Ente, dal momento che non solo le giornate non sono aumentate, ma i lavoratori non sono neanche riusciti a raggiungere quota 102, necessaria per accedere agli ammortizzatori sociali. Eppure a parole in Regione tutti chiedono di destinare le risorse solo alla prevenzione degli incendi e dall’assessore all’Agricoltura Di Gioia arrivano altrettanto puntualmente rassicurazioni sulla volontà politica di valorizzare quei lavoratori. Che fine hanno fatto queste belle intenzioni? Da mesi l’Agenzia dovrebbe finalmente fornire dati certi per poter procedere a una programmazione degli interventi necessari per la prevenzione degli incendi e la manutenzione degli impianti, che consentirebbe di avere un quadro chiaro del fabbisogno di personale. Invece si continuano a stanziare risorse praticamente senza un piano pluriennale del fabbisogno del personale, approvato da troppo poco tempo. E funziona a singhiozzo anche il tavolo tecnico finalizzato a trovare soluzioni che garantiscano la continuità per questi lavoratori. La Giunta dovrebbe dare risposte serie – hanno concluso alcuni consiglieri di Opposizione e rappresentanti dei lavoratori – e dire una volta per tutte cosa si vuol fare dell’Arif.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 27 Ottobre 2018

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