Primo Piano

Arif, vertenza allo snodo: lavoratori pronti alla mobilitazione

Non conosce soste la intricatissima vertenza dei lavoratori prestati all’Agenzia Regionale Irrigui e Forestali (Arif): a distanza di circa un mese dall’ultimo confronto istituzionale, la Regione Puglia non ha inteso fornire alcuna risposta sulle questioni sollevate dai rappresentanti dei lavoratori, né tanto meno sottoscritto il verbale i cui contenuti avevano segnato un momento (…ma solo un momento) di condivisione al tavolo delle trattative. Ergo sono tornati in prima linea Maria Giorgia Vulcano, Elena De Matteis e Gianvincenzo Petrassi, segretari generali Nidil, Felsa, Uiltemp ponendo al dettaglio le loro richieste. Quali? In primis conoscere l’entità degli stanziamenti previsti nel bilancio regionale a favore di Arif/Puglia, stimare il fabbisogno di personale in somministrazione, approfondire i dettagli tecnici dei progetti e delle convenzioni con Comuni e Parchi, ma anche potenziare le attività di tutela del patrimonio boschivo e delle reti idriche, in modo da andare oltre il tradizionale periodo destinato alle Attività antincendio e implementare le giornate lavorative. “Considerata l’imminenza dell’approvazione del bilancio, chiediamo alla Giunta Regionale di mantenere gli impegni assunti in quella sede in modo da garantire ai somministrati ARIF un progressivo miglioramento delle condizioni lavorative. È urgente e indispensabile un nuovo confronto del tavolo tecnico-istituzionale prima dell’approvazione del bilancio. In caso contrario daremo vita ad una grande mobilitazione davanti alla sede del Consiglio Regionale durante la mattinata di giovedì 13 dicembre”, minacciano Vulcano, De Matteis e Petrassi, stanchi di raggiri, temporeggiamenti e promesse. Troppi, almeno finora, i continui rimpalli di responsabilità della politica, sia di destra e sia di sinistra, come se la responsabilità fossero di altri. In effetti però, a ben guardare, bisogna riconoscere che all’interno dell’Agenzia ci sono troppi contratti e rapporti a seconda delle professionalità, talvolta senza che i lavoratori abbiano avuto nemmeno il tempo di maturare le competenze necessarie. La confusione, insomma, è generata dalla ‘giungla’ di contratti applicati ai quasi mille dipendenti, di varia provenienza, attualmente in forza all’Ente: tutto questo non fa altro che alimentare scontenti e discriminazioni tra i lavoratori, che si ritrovano nella disomogeneità assoluta di trattamento. Ora più che mai per i sindacati sarebbe quanto mai opportuno, come accaduto in altre regioni, che vi fosse la valorizzazione del personale in essere, così che l’ARIF non diventi un contenitore, nel quale far confluire dipendenti da ogni dove. Del resto esiste già una piattaforma per il rinnovo del Contratto Integrativo Idraulico Forestale alla Direzione Generale dell’Agenzia e alla Regione Puglia, per cui sindacati e parti sociali attendono da troppo tempo di essere convocati proprio al fine di mettere punti fermi al contratto di riferimento. Anche per evitare che aleggino, tra gli stessi lavoratori, false speranze, come hanno chiosato già qualche tempo fa alcuni sindacalisti. Non si placa, dunque, il fuoco di fila sull’applicazione dei contratti per la stabilizzazione dei dipendenti di via Corigliano, sede Arif a Bari, dopo che già mesi fa era scoppiato il caso dell’erogazione dell’indennità di disoccupazione ai lavoratori della stessa Agenzia. E cos’, mentre a parole in Regione tutti chiedono di destinare le risorse solo alla prevenzione degli incendi e dall’assessore all’Agricoltura Di Gioia arrivano altrettanto puntualmente rassicurazioni sulla volontà politica di valorizzare quei lavoratori, la prossima settimane si rischia di rivedere in piazza lavoratori che attendono programmazione e interventi necessari per la prevenzione degli incendi e la manutenzione degli impianti. Consentendo finalmente di avere un quadro realistico e chiaro del fabbisogno di personale.

 

 

Antonio De Luigi

 


Pubblicato il 10 Dicembre 2018

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio