Cultura e Spettacoli

Arlecchino e l’astuzia di domani

Capace teatrante di casa nostra, Mariano Dammacco torna a collaborare con Serena Balivo, sua storica compagna di lavoro

Fra la minaccia dell’IA, i venti di guerra, gli otto miliardi di abitanti e l’irreversibile degrado ambientale la Terra sta diventando un luogo da cui fuggire. Al momento si può fuggire solo con la fantasia. Nella fantasia di Mariano Dammacco, brillante teatrante di casa nostra, la possibilità si chiama ‘Arlecchino nel futuro’. In questa farsa costruita secondo gli stilemi della commedia dell’arte l’umanità del 2124, sorprendentemente sopravvissuta a tutto, a un sistema distopico come a sé stessa, si prepara a migrare sulla Luna. Ma sull’astronave della salvezza, arca di Noé del terzo millennio, non c’è posto per tutti, tanto meno per il povero Arlecchino, per di più con la fedina penale macchiata, avendo gettato la plastica nell’umido (privo di mezzi come da tradizione, Arlecchino arrangia facendo le pulizie per una famosa catena commerciale). Ma la necessità aguzza l’ingegno, no ? Così, il nostro ‘poareto’ accarezza l’idea di sostituirsi ad un androide-accompagnatore di qualche privilegiato fuggiasco e tagliare la corda… Si è detto prima di commedia dell’arte : Accanto ad Arlecchino, infatti, sono altri ‘tipi’: Il Vecio, un uomo di 154 anni con organi artificiali immaginato sulla falsariga di Pantalone ; il servile e manipolatorio Androide 17-22 (con una maschera da Arlecchino ma di colore e aspetto diversi e con una nota femminile che richiama Colombina) ;  lo Sbirrandroide, un poliziotto del futuro che evoca la figura del Capitano ; infine Puteo, l’uomo del futuro, una sorta di “zanni ebete” cresciuto dalle macchine e terrorizzato dagli altri esseri umani. Con la leggerezza della Commedia dell’Arte e in una lingua simil-veneta, Dammacco prova a gettare uno sguardo quasi divertito sul futuro che ci attende, al tempo stesso cercando – alla luce della fantasia – di gettare sul presente uno sguardo ammonitore. Prodotto da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, lo spettacolo andrà in scena al Teatro delle Passioni di Modena dal 10 al 22 dicembre. A interpretare il testo di Dammacco (collaborazione alla drammaturgia di Gerardo Guccini) saranno Serena Balivo ed Eleonora Ruzza ; scene di Mariano Dammacco e Gioacchini Gramolini ; maschere realizzate da Renzo Sindoca e Leonardo Gasparri ; musiche originali composte da Marcello Gori. Ancora una volta, dunque, il pluripremiato sodalizio artistico Dammacco/Balivo torna al lavoro. Con ‘Arlecchino nel futuro’ i due sono al loro settimo lavoro. Il penultimo, ‘La morte, ovvero il pranzo della domenica’, il pubblico barese ha avuto modo di apprezzarlo alla Vallisa lo scorso  ottobre nell’ambito di Teatro Studio 24/25, XVIII edizione de ‘Le direzioni del racconto’, storica rassegna a cura della compagnia Diaghilev.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 23 Novembre 2024

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