Arpal, arriva l’audizione in commissione ma Cassano non c’è
Non c’è pace su assunzioni, bandi, selezioni e concorsi all’agenzia del lavoro pugliese (Arpal/Puglia), affidata dal presidente regionale Michele Emiliano al fedelissimo ex sottosegretario forzista Massimo Cassano. E proprio ieri, stante l’assenza dello stesso Cassano in aula dinanzi ai consiglieri regionali pugliesi, è stata una dirigente dell’agenzia finita sul banco dell’accusa a fornire chiarimenti in commissione. Prime spiegazioni, dunque, sui duecentotrentasei “istruttori specialisti” somministrati direttamente da un’agenzia di lavoro internale esterna, per sei mesi di occupazione a tempo determinato e solo presso i centri per l’impiego passati da quasi due anni dalle province all’ente regionale. Questi impiegati, è stato ancora spiegato in Commissione, non rientreranno nella dotazione organica dell’Arpal, non potranno essere stabilizzati e saranno impegnati nelle attività legate al reddito di cittadinanza. Queste, come detto, le precisazioni fornite alla seconda commissione del Consiglio regionale dalla dirigente delle unità operative dei servizi per l’impiego, Alessandra Pannaria, nell’audizione convocata dal presidente dell’organismo consiliare permanente agli affari generali, Antonio Tutolo. Dinanzi al quale, tra le altre cose, è stato spiegato che i contratti a tempo determinato di personale interinale sono previsti da un aggiornamento al piano di potenziamento nazionale dei centri per l’impiego sul territorio, per sopperire alla carenza di organico, in attesa dell’espletamento dei concorsi per assunzioni a tempo determinato e indeterminato. Le prove concorsuali, che rispondono al piano di fabbisogno di 1139 figure professionali complessive, sono sospese per l’emergenza sanitaria da Covid-19 e di fronte alle esigenze poste dal riconoscimento e gestione del reddito di cittadinanza, si è fatto ricorso intanto alla somministrazione interinale, una procedura che ha tempi più rapidi. All’audizione non ha potuto intervenire, come precisato all’inizio, il direttore generale Arpal Cassano, che in ogni caso dovrebbe essere ascoltato prossimamente. La commissione ha inoltre fornito parere favorevole all’unanimità alla deliberazione della Giunta regionale che ha confermato l’adesione della Regione al Centro di ricerca, sperimentazione e formazione in agricoltura ‘Basile Caramia’ di Locorotondo -anno 2020 e approvato lo statuto modificato di un istituto che svolge attività d’interesse strategico a livello nazionale e comunitario ed offre un contributo tecnico-scientifico nella prevenzione della diffusione della Xylella sul territorio pugliese. Ma tornando all’audizione di ieri in Commissione sul personale che dovrebbe rinforzare l’Arpal, anzi i centri per l’impiego disseminati in capoluoghi e comuni di tutta la regione, le inserzioni furono pubblicate online dall’agenzia interinale privata JobItalia, appunto per 236 assunzioni a tempo determinato per potenziare i centri per l’impiego pugliesi. Un bando lampo, pubblicato il 9 novembre in scadenza già venerdì 13, alzando il velo del fuoco di fila partito quasi subito dai gruppi di Opposizioni di Via Giovanni Gentile, decisi a fare chiarezza su modalità e termini di quei bandi, dalle pubblicazioni fino al rinvio ufficiale delle prove di un maxi/concorso che avrebbe portato a Bari, tra il 28 ottobre e il 25 novembre, circa 60mila candidati che aspiravano al posto fisso all’interno dell’Agenzia regionale per le politiche del lavoro.
Antonio De Luigi
Pubblicato il 14 Gennaio 2021