Arpal: una mezza proroga che non serve ai lavoratori somministrati
Non ci sarà la proroga dei lavori somministrati dalle agenzie interinali all’Agenzia regionale pugliese di avviamento al lavoro (Arpal) fino a giugno prossimo, così come stabilito dalla legge dì bilancio approvata in Consiglio regionale tre mesi fa, ma solo d’un mese e cioè fino al 24 aprile. Per questo motivo c’è già qualche consigliere regionale pugliese di maggioranza che ha annunciato di non voler partecipare più ai lavori delle commissioni di via Giovanni Gentile. Con la battaglia politica e sindacale per la tutela dei lavoratori, vieppiù, che si sposta direttamente in piazza. Ad annunciarlo è stato ieri il consigliere regionale del Partito Democratico, Michele Mazzarano, durante la seduta congiunta delle Commissioni VI e II che si è tenuta, appunto, ieri mattina in Consiglio Regionale. “Da mesi assistiamo a un continuo scaricabarile sulle responsabilità e sulla mancanza dì risorse tra l’assessorato al Lavoro, quello al Bilancio e Arpal – ha illustrato Mazzarano – senza addivenire ad una soluzione quando sarebbe bastato dare seguito alla proposta dì attingere le risorse necessarie dal bilancio autonomo della Regione così come da me avanzata nella prima bozza dell’emendamento alla legge dì bilancio dì dicembre”. Insomma, ci sarà tempo e modo dì approfondire le responsabilità che hanno condotto a rincorrere un problema che si sarebbe potuto risolvere con semplicità, a suo tempo e senza minacciare ricorsi alla piazza o ai legali, per finire in tribunale. Ma tant’è. Quello che, però, non è più accettabile – ha continuato il consigliere regionale – è dì assistere ad una “…assoluta mancanza dì strategia credendo di poter intervenire di volta in volta mettendoci una toppa”. E dire che si parla di lavoratori oramai entrati nei meccanismi di lavoro degli ex centri dell’impiego gestiti dalle province prima e dall’Arpal poi, per legge. E difatti il Consiglio Regionale in sede di bilancio aveva dato un orientamento chiaro sulle azioni che Arpal avrebbe dovuto mettere in campo per dare continuità amministrativa ai centri per l’impiego. “Non si può continuare a giocare sull’ambiguità nascondendosi dietro l’alibi della mancanza di risorse in quanto Arpal ha il dovere di attuare le norme regionali e di assicurare continuità amministrativa ai centri per l’impiego”, si sgolava Mazzarano non più d’un paio di mesi fa in aula regionale, senza ottenere, però, alla fine risultati concreti. Eppure era sembrato si aprisse uno spiraglio nella vertenza dei duecento lavoratori al servizio dell’agenzia del lavoro della Regione Puglia con la proroga fino al 30 giugno 2022, lavoratori impegnati a garantire la piena efficacia del servizio pubblico e l’efficienza dell’azione amministrativa nell’erogazione dei servizi all’utenza. “In attesa della chiusura dei concorsi a tempo indeterminato – aveva spiegato lo stesso Mazzarano – è necessario gestire la mole delle pratiche considerato che la quota attuale dei dipendenti in organico presso Arpal/Puglia non è sufficiente per poter lavorare in piena autonomia ed avere il pieno controllo della situazione. Sembrava uno spiraglio nella vertenza e invece ieri è giunta la fine di ogni illusione con una mezza proroga che lascia i cpi in mezzo al guado…(fradema)
Pubblicato il 24 Marzo 2022