Arriva l’Iguana. Salterà ancora?
Dall’8 all’11 giugno torna Medimex, il Salone dell’innovazione musicale. Novità di quest’anno, i concerti si terranno a Parco Perotti. L’evento più atteso è quello del 10 giugno, giorno in cui in esclusiva nazionale e a ingresso libero si esibirà l’Iguana. L’Iguana è il signor James Newell Osterberg Jr., in arte Iggy Pop, icona del movimento punk, sebbene nel corso della sua lunghissima carriera il musicista statunitense si sia misurato anche col pop, l’hard rock e persino l’elettronica (il nomignolo gli deriva dalla fama acquisita nei primi anni sessanta, quando era il leader degli Iguanas). Definito da Nick Logan e Bob Woffinden come “una delle più strampalate figure del rock” (‘Enciclopedia del rock’, Fratelli Fabbri, 1976 – Milano) Iggy Pop deve buona parte della sua notorietà al periodo (1969 – 1974) in cui militò con gli Psychedelic Stooges. Fu un periodo segnato da stravaganze estreme. Tali stravaganze ebbero inizio dopo che Pop ebbe assistito ad un concerto tenuto dai Doors nel 1967 all’University of Michigan. Impressionato dall’esibizione di Jim Morrison, Iggy maturò la scelta di oltrepassare i limiti di quanto sino ad allora si era potuto fare su un palco durante un concerto rock. Diventò così capace di rotolarsi sui cocci di vetro, quando non arrivava a farsi picchiare o a vomitare in faccia al pubblico (si è detto, forse esagerando, che in alcuni concerti abbia praticato la fellatio con spettatori delle prime file). Non bastasse l’irriverenza, che come detto si spingeva sino all’oltraggioso, fu il primo performer a praticare lo stage diving. Il ‘tuffo dal palco’ è un gesto divenuto ormai abituale nei più estremi concerti metal e punk : Nel momento di massima eccitazione il front-man della band spicca un balzo dal bordo del palco e si lascia cadere sulla folla delle prime file. Il rito viene completato dalla pratica del crowd surfing : tenendo le mani sollevate, gli spettatori fanno fare al cantante-tuffatore un viaggio in platea a ‘pelo di folla’. Inutile dire che lo stage diving è cosa sommamente pericolosa. Si sopravvive ad esso solo se la folla è molto fitta e se un ‘prato’ di mani è pronto ad accogliere il temerario di turno. Una volta a Pop il tuffo andò male : forse mal attutita dal ‘prato’, la star rovinò pesantemente a terra. Pur malconcio, Iggy ritornò sul palco e terminò il concerto. L’indomani, nel corso di un’intervista disse d’aver chiuso con lo stage-diving. Risulta invece che abbia continuato imperterrito in quella temeraria pratica. Vorrà esibirsi in tal senso anche a Bari? L’età (è nato nel 1947 a Muskegon, nel Michigan…) lo sconsiglierebbe, ma con certi personaggi non si sa mai. Male che vada, il fondo di Parco Perotti è erboso.
Italo Interesse
Pubblicato il 12 Maggio 2017