Cronaca

Arriva un altro “grattacapo” per il neo governatore Emiliano

Come se non c’è ne fossero già abbastanza di grattacapo per il neo eletto governatore pugliese, Michele Emiliano (Pd), che ora si aggiunge pure quello del neo gruppo politico dei 7 consiglieri del “Movimento 5 Stelle” che si appestano a fare il loro debutto nell’Assemblea pugliese appena rinnovata. Infatti, Antonella Laricchia, candidata alla presidenza della Regione Puglia con M5S (arrivata seconda con il 18,4% dopo il vincitore del centrosinistra) e, per questo, eletta consigliere insieme con altri sei candidati penta stellati, parlando con i giornalisti alla conferenza di presentazione dei colleghi consiglieri, oltre a ribadire il proprio “No” alla proposta di guidare l’assessorato all’Ambiente che le é stata fatta dal neo governatore pugliese, dopo il consistente risultato elettorale conseguito dalla lista penta stellata alle regionali pugliesi di domenica scorsa, ha evidenziato pure la volontà del M5S pugliese di erigersi a controllore dell’operato di tutti gli altri partiti. Infatti, la rappresentante grillina non ha esitato a dichiarare a nome anche degli altri neo consiglieri del Movimento pentastellato: “Il nostro sogno sarebbe ovviamente metterci dietro ognuno di loro (ndr – i rappresentanti degli altri partiti) per poter guardare e poterli controllare e vigilare affinché mantengano le promesse della campagna elettorale tutti”. Con riferimento poi all’offerta del posto in giunta ricevuta da Emiliano, per Laricchia si tratterebbe soltanto di un ammiccamento che il neo governatore di centrosinistra “chiede in cambio del silenzio dei Cinquestelle su tutti gli altri provvedimenti”. Però, ha sottolineato la capofila del neo gruppo del M5S alla Regione: “Noi non vendiamo il nostro silenzio in cambio di nulla, né tantomeno in cambio di una poltrona”. E ciò riferendosi evidentemente alle dichiarazioni di Emiliano, che ha parlato della possibilità che l’assessore dei Cinquestelle sia “indipendente” dalla maggioranza di governo della Regione e che, quindi, possa “votare solo i provvedimenti che porta in giunta”, astenendosi invece su tutti gli altri. Laricchia, infatti, ha interpretato l’offerta del neo governatore come la volontà di Emiliano “di zittire la principale forza di opposizione di questa Regione”. “E questo – ha rimarcato Laricchia – lo riteniamo gravissimo, perché abbiamo più del 18% di gradimento” tra gli elettori pugliesi che si sono recati alle urne. Poi l’esponente di punta del M5S pugliese ha rintuzzato il neo governatore pugliese invitandolo “a rispettare la promessa, fatta in campagna elettorale, di scegliere gli assessori esterni con le primarie”. E per “aiutarlo ( ndr – a scegliere i nomi degli assessori esterni) – ha affermato Laricchia – abbiamo avviato noi una raccolta di curricula dei cittadini; mentre per la scelta degli assessori interni aspettiamo le auto-candidature dei consiglieri di maggioranza, in maniera che Emiliano possa sottoporle alla votazione dei suoi elettori attraverso le primarie come promesso (ndr – in campagna elettorale)” . Quanto alle difficoltà di Emiliano a garantire la parità di genere in giunta, poiché gli assessori esterni per Statuto non possono essere più di due e nelle fila della maggioranza non sono state elette in Consiglio donne, Laricchia ha suggerito al governatore di “pensare agli  accorpamenti degli assessorati”. Inoltre, la candidata governatrice classificatasi seconda ha assicurato che “L’atteggiamento dei Cinquestelle in Consiglio, sarà assolutamente di proposta”. “E su quelle della maggioranza – ha dichiarato Laricchia – valuteremo: se sono di buon senso non esiteremo a valutarle favorevolmente”. Infine, parlando dell’indennità che i sette neo consiglieri penta stellati si apprestano a percepire, Laricchia ha annunciato che per essi sarà effettivamente solo di 2500 Euro netti più le quote di rimborso spese rendicontate. “Tutto il resto – ha chiarito la giovane esponente del M5S, concludendo – lo devolveremo a un fondo per le piccole e medie imprese, che per ora é nazionale, ma contiamo di farlo diventare subito regionale”. A valutare favorevolmente l’iniziativa di Emiliano di offrire l’assessorato all’Ambiente alla maggiore rappresentante regionale del M5S pugliese è stato il governatore uscente, Nichi Vendola (Sel), che in proposito ha dichiarato: “Io non voglio giudicare la linea politica dei Cinquestelle. Ho apprezzato molto la proposta di Michele Emiliano di offrire loro un assessorato”. “Io – ha chiarito inoltre Vendola – considero il risultato del Movimento Cinquestelle in Italia e in Puglia molto significativo. E’un risultato che dimostra la maturazione di un movimento che prima era soltanto un movimento con il copyright dei due guru”. Ed, ancora sui grillini, il governatore pugliese uscente ha commentato: “Oggi è un movimento che sta strutturandosi come classe dirigente diffusa. E le esigenze di innovazione e trasparenza che portano nelle assise regionali secondo me sono un dato positivo. Confrontarsi con quel dato, evitare qualsiasi forma di demonizzazione, stimolare al dialogo, é molto importante”. In fine, Vendola ha concluso: “Per i Cinquestelle credo che sia una fase anche di discussione interna, perché hanno una potenziale di trasformazione che potrebbe essere usato”. Però, per Emiliano, i gratta capo che potrebbero procurargli la pattuglia dei grillini alla Regione, saranno sicuramente poca cosa rispetto a quelli che ora si trova ad affrontare per la formazione della nuova giunta. Ma ancor meno rispetto a quelli che potrebbero rivenirgli dopo, quando si tratterà di lasciare la segreteria del Pd pugliese, per fare posto ad un nome di area renziana ‘doc’ ed evitare così che i rapporti con il leader nazionale del partito, nonché premier, possano poi prendere tutta un’altra piega.    

 

Giuseppe Palella

 

 

 


Pubblicato il 6 Giugno 2015

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