Cronaca

Arrivano finalmente le misure per le bancarelle in via Pitagora. E in via Nizza?

Stalli no, stalli sì, pare una guerra tra poveri quella della delimitazione degli spazi negli ultimi due mercati all’aperto della Città di Bari. A dar fuoco alle polveri è stata senza volerlo l’assessore al Commercio che, appunto, ha fatto tracciare le strisce di delimitazione degli stalli per Via Pitagora. Un problema, quello delle strisce azzurre e gialle sull’asfalto, sollevato l’autunno dell’anno scorso dai consiglieri municipali penta stellati del Municipio II. Il problema è che l’assessore Carla Palone s’è scordata di impartire le stesse disposizioni segnaletiche per l’altro mercato rionale ortofrutticolo di San Pasquale, in via Nizza. Lasciando irrisolti i problemi quando occorre individuare il numero effettivo dei mercatali possessori di regolare licenza, ma anche punire gli abusivi, avere un riscontro di coloro che devono pagare la tassa di concessione del suolo pubblico, oltre che risalire ai responsabili che sporcano e procurano un fastidio ai residenti, quando, a fine del mercato, non fanno la differenziata all’interno della propria area. “Quella di fare gli stalli temporanei in Via Pitagora – hanno così fatto sapere i consiglieri municipali del Movimento 5 Stelle Simone e Carone – considerando che i tempi del trasferimento saranno biblici e visti i tanti esempi di opere pubbliche incompiute, è stata una cosa dignitosa per i mercatali. Ma è bene però ricordare che le proposte di buon senso siano applicate anche in altri mercati come quello di Via Nizza in attesa del trasferimento in Via Amendola. Per tale ragione, oggi abbiamo chiesto la convocazione dell’assessore Palone per quanto riguarda l’irrisolto problema di questo mercato”. E infatti i proprietari delle bancarelle di via Nizza se la sono presa. “E’ una vergogna, anzi, uno schifo ciò che accade in questo mercato sotto gli occhi di tutti”, sbotta un operatore di via Nizza a San Pasquale, uno dei pochissimi, forse l’ultimo, che ancora rispetta le norme imposte dal Comune sull’occupazione di suolo pubblico. “Lo sa quant’è lo spazio che dovrebbe occupare la bancarella di ciascun venditore? Glielo dico io, 2 metri e 80 precisi, ed invece tutti occupano il doppio, se non il triplo, lo vede? E nessuno che intervenga”. Ma questo è solo l’inizio dell’incavolatura del fruttivendolo, nemmeno tanto isolato nella sua rabbia. “Lo sa che i vigili sono passati anche da noi a prendere le misure, ma sa quanto tempo fa? Due anni fa, prima delle elezioni, è uno schifo, ripeto. E la vede la bancarella enorme là in fondo, che vende di tutto, frutta, uova, verdura e perfino latticini e mozzarelle in un locale umido e sporco dove le norme igieniche e sanitarie non esistono proprio.  E lo sa che quei signori, alla faccia di tutti, si prendono anche il lusso di tenersi un camion parcheggiato di fronte, dentro al mercato, per tutto il giorno. Ma le sembra normale?“ No, non è normale, anzi, è illegale, illegittimo, da chiusura e verbali a raffica immediati. Ah, già, a proposito: i vigili dell’Annona, dove sono? Passano ogni tanto da Via Nizza? “E lo chiede a me? Perchè non lo chiede al Signor Sindaco di Bari che s’è fatto vedere solo prima delle elezioni, poi è sparito. Perchè non viene adesso a farsi un giro, a spiegare col suo assessore come mai qua nessuno rispetta le leggi”. Già, sono molto ma molto arrabbiati nel mercatino  all’aperto di San Pasquale, aspettando il nuovo mercato coperto di via Amendola che ha ripreso una timida accelerata solo da qualche giorno, con l’abbattimento della palazzina ex Peroni. Ma i tempi per il trasferimento della bancarelle, considerata la difficile situazione per strada, dovevano essere molto ristretti e concludersi già un paio di anni fa. A parole…

 

Antonio De Luigi

 

 


Pubblicato il 23 Febbraio 2016

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