Cultura e Spettacoli

Arte ‘su misura’, alleato inatteso

 

E’ dura la degenza in ospedale. A mitigarla possono concorrere molte cose : la visita di una persona cara, la possibilità di ascoltare musica o di vedere un buon film. La tecnologia racchiusa in un portatile spalanca un ventaglio di possibilità veramente ampio. Ma anche una tecnologia così antica da apparire (a torto) obsoleta – la stampa – può fare ancora la sua parte. Il libro, sì, parliamo del buon vecchio e amato libro. Non è il caso di sottovalutare il potere della lettura. Sono di questo avviso i fondatori di Libri Su Misura, un’Associazione di volontariato che nel 2009, dietro iniziativa della Prof.ssa Silvia Barile, ha realizzato presso l’Ospedale San Paolo di Bari un’iniziativa senza precedenti : La Biblioteca in Corsia. L’iniziativa si è poi estesa ad altri centri ospedalieri del capoluogo, il Policlinico e il Giovanni XXIII. Al presente l’Associazione considera di portare la lettura come ausilio terapeutico ai genitori dei bimbi ricoverati presso il reparto di Neonatologia del Policlinico di Bari. Iniziative lodevolissime che però necessitano del sostegno anche dei privati, non bastando quello, puntualmente risicato, pubblico. Chi lo voglia, dopodomani, venerdì 13 alle 21, potrà donare il proprio contributo in occasione di un galà di beneficenza che si terrà al teatro Traetta di Bitonto (info : 3471806809). L’evento è legato alla serata conclusiva della prima edizione del Premio ‘Scena.0’, concorso teatrale a carattere regionale organizzato dalla FITA (Federazione Italiana Teatro Amatoriale).  Apertura di serata col brioso ‘C’etra una volta’ dei tarantini Colpo Di Scena. A seguire, la proclamazione della compagnia vincitrice, che sarà una delle quattro finaliste, su 25 partecipanti : La torre del drago ( Bitritto) con ‘Dinastie Bastarde’, Quanta brava gente (Grottaglie) con’Andy e Norman’, Calandra (Tuglie) con ‘Tartufo’ e Si riprende a volare (Manfredonia) con ‘Coppia aperta, quasi spalancata’. L’evento di dopodomani conduce a interessanti riflessioni sul potere terapeutico di recente scoperta della narrativa e del teatro, arti che confermano un ben più antico potere, quello della parola (almeno di ‘certa’ parola). Fa specie considerare come il romanzo ‘su misura’ (ma pure anche il racconto, il poema o la silloge), ovvero l’opera adeguata al livello culturale del paziente, alla patologia di cui sia sofferente e allo stadio personale di evoluzione (ma quanto deve essere difficile a queste condizioni individuare il libro giusto!), possa essere capace del miracolo di alimentare la speranza, di rinforzare la pazienza e la costanza necessarie ad uscire dal tunnel della sofferenza. Dal canto suo il teatro ha già lungamente dato prova di virtù riabilitative ; si pensi ai benefici della clown-terapia. Narratori e teatranti, in conclusione, si pongono come i più inattesi e validi alleati di bisturi e medicinali.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 11 Novembre 2015

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