Asilo nido ‘Villari’, quando chiude? Ora c’è anche la segnalazione alla Asl
Era finito al centro della cronaca cittadina per l’intrusione di un estraneo che vendeva frutta e alla fine si prese a botte con un impiegato scolastico, l’asilo di via Villari, in pieno centro cittadino. E adesso, anche dopo le risposte di assessore e dirigenti scolastici, le preoccupazioni del consigliere Michele Caradonna che aveva presentato un’interrogazione sull’argomento, restano intatte. Motivo? Cominciamoa dalla seduta consigliare del 18 dicembre scorso, quando il Presidente dell’Aula Comunale aveva dato seguito alla procedura di censura per l’Assessore Romano per mancata risposta, entro i limiti del regolamento comunale, all’interrogazione riguardante l’asilo comunale Villari (presentata il 4 novembre 2017 come detto dal Consigliere Comunale Caradonna). L’Assessore alle politiche scolastiche, nel tentare di contraddire il Presidente dichiarando di aver invece fornito risposta evitando il procedimento di censura, aveva citato una sua presunta nota che, a suo dire, sarebbe stata spedita al Presidente del Consiglio il giorno 13 dicembre. Ora, a parte che in realtà con la sua dichiarazione l’Assessore Romano aveva confermato di aver risposto all’interrogazione fuori termine, la stessa Romano ha anche confermato di fare ancora confusione tra essere destinatario di una nota ed esserne il mittente: infatti, la nota alla quale si riferisce l’Assessore è in realtà una nota a firma dei dirigenti, indirizzata e inviata il 13/12 agli Assessori Romano e Galasso. <<Ma, poiché obiettivo essenziale delle interrogazioni poste dai consiglieri è ottenere risposte chiare su problematiche di interesse pubblico –taglia corto Caradonna – bisogna chiarire che la missiva valida quale risposta all’interrogazione, avrebbe dovuto contenere risposte in merito agli interventi programmati dalla amministrazione comunale in riferimento a problematiche esistenti presso l’Asilo comunale Villari>>. E invece? Tutte ignorate le criticità riscontrate dallo stesso consigliere del Gruppo Misto nel corso d’un sopralluogo all’asilo nido ‘Villari’, quali ad esempio: sistemi e modalità di accesso che consentono facilmente l’intrusione di un estraneo; porte antipanico non funzionanti come dovrebbero; estintori con revisione scaduta e perfino soffitti con tracce di infiltrazioni di acqua con crepe e intonaco cadente, caloriferi senza struttura di protezione e battiscopa ad angoli vivi. Finanche le finestre dell’asilo, poste al secondo piano ad altezza raggiungibile dai bambini, sono senza alcuna protezione a circa un metro da terra. Purtroppo, la Ripartizione con una sua nota ripercorre la storia dell’edificio che ospita la struttura dell’Asilo nido, non indica nessun possibile intervento da effettuare e risponde evidenziando che: “Pur tuttavia, oggi, alla luce delle nuove normative regionali varate in materia sociale e vista la tipologia nonché vetustà del plesso, non si ritiene economicamente vantaggioso l’investimento di risorse necessarie al completamento dei lavori di adeguamento imposto dalla citata nuova normativa regionale”. Inoltre nella nota i dirigenti fanno riferimento alla possibilità di trasferire l’asilo nido in imprecisati “altri e più idonei plessi” e alla opportunità per il Comune di Bari della cessione “presumibilmente” tra due anni di un asilo che sarà costruito nell’ambito dell’Accordo di Programma “ferrotramviaria”. Insomma, allarga le braccia Caradonna, non c’è traccia nella nota di quello che si intenda fare nell’immediato, mentre la struttura ospita all’incirca 80 bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi, per garantire a questi ultimi idonee condizioni di sicurezza. Conclusione? “Ritenendo che, i contenuti della risposta siano ben più preoccupanti di come questa risposta sia giunta (solo grazie a un invio il 19 Dicembre da parte della Ripartizione Segreteria Generale Comune di Bari) ho inoltrato una segnalazione al SISP (Servizio Igiene e Sanità Pubblica) della Azienda Sanitaria Locale di Bari, per la richiesta di un sopralluogo finalizzato alla verifica delle condizioni di sicurezza e igiene esistenti presso gli Asili Nido Comunali di Bari, Villari e Japigia ai sensi del D.M 18.12.1975 e della Legge 13 del 1989, preoccupato, soprattutto, per le dichiarazioni ricevute nella nota della ripartizione Infrastrutture”. Sperando che nessun altro energumeno entri nell’asilo o che quegli estintori a rosso fisso non debbano servire…
Antonio De Luigi
Pubblicato il 20 Gennaio 2018