Cronaca

Asl Bari: ancora inchieste sugli appalti, ma i rischi maggiori riguardano la salute

C’è voluto un puntiglioso e dettagliato esposto alla Procura della Repubblica di Bari contro l’Azienda sanitaria Locale di Bari per aprire i fascicoli dell’inchiesta negli uffici del lungomare Storelli. Nel mirino una gara “sospetta” alla quale dal 1 maggio dell’anno scorso, non sono stati assunti diversi lavoratori dalla Società vincitrice della gara d’appalto. Second quanto emerso finora, L’Azienda Sanitaria Locale di Bari con deliberazione del Direttore Generale n. 625 del 3 aprile 2014 indiceva una gara a procedura aperta per il “Servizio di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti speciali a rischio infettivo (Codice CER 180103)” che veniva aggiudicata dalla Società “Antinia Srl”, costituita in Associazione Temporanea di Imprese con le società “Laveco Srl” e “Ambiente e Tecnologie Srl”. Il capitolato speciale del bando allegato alla gara, in ogni caso, prevedeva espressamente come clausola essenziale il rispetto “dell’art.30 della Legge Regionale n.4/2010”, che imponeva l’obbligo del rispetto della cosiddetta “clausola sociale”. E cioè il rispetto di quel patto espressamente contemplato sia nel bando e sia nei successivi atti per garantire, appunto, l’assunzione di personale proveniente dal precedente appalto cessato, direttamente in capo alla nuova azienda aggiudicataria dell’appalto stesso.  Insomma, il capitolato della gara per lo smaltimento dei rifiuti speciali alla Asl di Bari specificava espressamente che l’assunzione del personale proveniente dal precedente appalto oramai cessato dovesse essere effettuato perentoriamente  “subito dopo l’adozione del provvedimento di aggiudicazione definitiva e prima dell’avvio del servizio stesso”. Ebbene, nonostante la nuova ATI, di cui è capo gruppo la Società Antinia Srl, si è aggiudicata definitivamente il servizio a far data dal 18 aprile 2014, con la sottoscrizione del relativo contratto, a tutt’oggi non avrebbe ancora adempiuto alla “clausola sociale” , di estrema importanza per ritenere valido ed efficacie il contratto sottoscritto – a suo tempo – con la ASL di Bari. A nulla sono servite le innumerevoli diffide e missive ‘monitorie’, come si suol dire usando i termini legali, dei lavoratori e loro rappresentanti, con il Sindacato Professionisti dell’Impiego Pubblico e Privato (Usppi) inizialmente costretto addirittura costretto a organizzare diversi sit-in di protesta a tutela dei lavoratori. Con l’unico scopo, ricorda ancora il segretario Nicola Brescia, di far rispettare i termini contrattuali alle imprese subentranti nel servizio all’interno dell’azienda sanitaria più grande della Puglia. Infruttuoso e improduttivo è stato anche l’incontro con la precedente Direzione Generale della ASL di Bari avvenuto il 29 luglio 2014. << La società aggiudicataria presente durante l’incontro ha rappresentato solo le sue condizioni per l’assunzione dei lavoratori, con condizioni vergognose e vessatorie, proponendo l’inquadramento per i lavoratori stessi con un contratto di lavoro diverso e peggiorativo rispetto a quello espressamente previsto dal capitolato>>, ricorda ancora Brescia. Che rimarca anche come durante l’ultimo ‘summit’ tra la Direzione Generale e i sindacati, è emerso ed è stato anche “fortemente stigmatizzato” l’atteggiamento elusivo dell’amministrazione sanitaria stessa per la mancata e corretta applicazione delle norme a presidio del rapporto contrattuale in essere tra le parti. Ossia non aver revocato l’appalto stesso per “grave ed insanabile inadempimento” da parte della Associazione Temporanea di Imprese aggiudicataria di un così delicato servizio qual è la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti speciali. Un appalto come detto all’inizio finito nel mirino dei magistrati, ma che dovrebbe prima di tutto interessare dirigenti amministrativi e sanitari dell’Azienda sanitaria per un  sempre meno latente  rischio infettivo, per non aver assunto il personale dal 1° maggio 2014.

Antonio De Luigi                                                                                        


Pubblicato il 20 Marzo 2015

Articoli Correlati

Back to top button