Cronaca

Asl Bari: aumenti e arretrati per i ruoli sanitari e amministrativi

Non sarà il toccasana per le famiglie a reddito medio-basso, però meglio questo, che niente. E’ un dato di fatto ormai assodato: l’azienda Sanitaria Locale del capoluogo, la più grande della Puglia, aumenterà gli stipendi di settemila e settecentocinquanta lavoratori con la busta paga in arrivo con questo mese di novembre e a percepire l’aumento più in particolare saranno operatori sanitari, tecnici e personale amministrativo. Previsto anche il versamento degli arretrati riferiti al triennio 2019-21. Oltre ali aumenti di stipendio già calcolati dal servizio finanziario dell’ente, ci saranno ad appesantire lo stipendio pure gli arretrati che partiranno già a novembre. I dipendenti dell’Asl/Bari che usufruiranno delle disposizioni previste nel nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al Comparto Sanità sottoscritto il 2 novembre dello scorso anno si sono immediatamente passati la voce, anche perchè l’aumento stipendiale è stato recepito a tempo di record, dall’Azienda Sanitaria Locale del capoluogo pugliese. I sindacati hanno espresso grande soddisfazione a nome dei proprio iscritti, e secondo il sindacato Usppi – primo in rappresentanza della Dirigenza Medica per numero di iscritti, primo sindacato della Dirigenza Amministrativa e secondo nel comparto – il miglioramento della paga mensile sarà riconosciuto ai lavoratori, a tempo indeterminato e determinato. Insomma, a tutti coloro che ricoprono i ruoli sanitari, tecnici, professionali e amministrativi. I dipendenti percepiranno gli arretrati contrattuali riferiti agli anni 2019, 2020 e 2021, l’adeguamento delle retribuzioni secondo le nuove tabelle contrattuali nonché la liquidazione dei residui della produttività del 2021. L’Asl Bari ha calcolato e messo in pagamento arretrati che, per il periodo dal 1° gennaio 2019 al 30 novembre 2022, vanno da un minimo di 1.200 euro ad un massimo di 2.300, mentre gli adeguamenti a regime delle retribuzioni, in base ai nuovi minimi tabellari, potranno oscillare da un minimo di circa 54 a un massimo di 98 euro. Per determinate categorie del personale sanitario, inoltre, saranno aggiunte ulteriori indennità specifiche comprese tra mille euro tondi e milleduecento circa. Insomma, viva soddisfazione per l’enorme sforzo economico effettuato dalla Asl di Bari, in primis dal direttore generale Sanguedolce, che con determinazione ha quasi sempre accolto le richieste dei sindacati confederali e autonomi. In prima fila l’Usppi del segretario Nicola Brescia che aveva chiesto il pagamento degli arretrati contrattuali a partire da novembre, e non dal mese di dicembre, come altre aziende sanitarie stanno decidendo. Ma in dirittura d’arrivo potrebbero esserci anche i bandi per i coordinamento (ex Capo/sala) poiché i Presidi Ospedalieri annaspano da tempo nel caos più totale. Ultime parole i sindacati autonomi le spendono per il concorso pubblico effettuato per la nomina di Direttore della Cardiologia dell’Ospedale “Di Venere” di Bari/Carbonara, ove si sono riscontrate diverse anomalie che potrebbero sfociare in atti illegittimi, contenziosi giudiziari e ricorsi alla Magistratura.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 16 Novembre 2022

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