Cronaca

Asl: NO alle barriere architettoniche

Quello all’accessibilità e il conseguente diritto alla mobilità indipendente è uno dei tanti diritti che non può e non deve essere negato a nessuno: anziani, mamme con carrozzino e persone a ridotta capacità motoria devono potersi muovere liberamente e soprattutto devono poter accedere a qualsiasi luogo, soprattutto se si tratta di una struttura pubblica e in particolar modo se questa è la sede della Asl.

Esistono norme di legge in materia, tra le quali il D.M. 236 del 1989 – sull’abbattimento delle barriere architettoniche – e il DPR 503 del 1996 – sull’accessibilità di edifici, spazi e servizi pubblici-.

Esistono anche opportune soluzioni architettoniche, eleganti economiche ed efficaci, qualora tali uffici dovessero essere dislocati in strutture “non moderne” e non concepite senza barriere.

Il Distretto sanitario della Asl di Via caduti di via Fani è proprio uno di questi edifici: cinque gradini alquanto ripidi ne rendono difficoltoso e in alcuni casi addirittura impossibile l’accesso da parte di persone che presentano difficoltà motorie di diversa natura.

Gianni Romito, Presidente delle associazioni HBari2003 e dell’Associazione pugliese persone para/tetraplegico, a tal proposito ha dichiarato: “Per molto tempo ho guardato e ho vissuto il disagio delle persone con difficoltà motoria: anziani, disabili su carrozzina, e mamme costrette a salire e scendere i gradini con il passeggino in mano anche a rischio di rovinose cadute”.

È veramente una cosa vergognosa nel 2017 che una struttura nuova, da poco ristrutturata consegnata alla Asl solo alcuni anni fa, non sia stata dotata di un accesso idoneo, in barba alle leggi sopra citate.

Per fortuna le associazioni guidate da Gianni Romito non hanno mai mollato la presa conseguendo, attraverso le loro battaglie pacifiche, un nuovo grande risultato: un accesso fruibile da parte di tutti e non vincolato al funzionamento del montascale. Tale risultato è stato ottenuto anche per merito del direttore generale della Asl, Vito Montanaro, che con grande sensibilità e professionalità, ha ascoltato le loro richieste e ha posto attenzione a quello che le associazioni stavano reclamando. Il Direttore Generale, proprio la scorsa settimana ha risposto alle richieste pervenutegli e ha stanziato i fondi necessari per l’installazione di un elevatore verticale che garantirà l’autonomia di qualsiasi persona. Autonomia che non dovrà più dipendere dal funzionamento del montascale o dalla presenza dell’usciere che lo deve attivare. Con questo nuovo sistema tutte le persone potranno usare un attrezzo che li rende più liberi e meno vincolati.

“Nel 2017 abbiamo bisogno tutti di essere autonomi e di sentirci liberi” – ha sottolineato Gianni Romito, evidenziando un ulteriore piccolo ostacolo che deve essere ancora rimosso per rendere pienamente fruibile l’accesso alla struttura: un gradino in prossimità della stessa senza l’opportuno scivolo.

 

Marina Basile

 


Pubblicato il 26 Settembre 2017

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio