Aspettando ‘Malizia’
Difficilmente il racconto di una vita errabonda o di un naufragio personale è lucido. Vuotare il sacco a proposito di un ‘transito’ esistenziale burrascoso non è sempre gesto lucido. Non fa differenza allora che a redigere il bilancio esistenziale sia un clochard oppure un profugo. In questi casi l’età, il sesso, la condizione sociale e persino il frangente storico perdono significato. La sensazione è che a parlare sia sempre la stessa persona, incontrata sotto la pensilina di un bus, in un campo di accoglienza, in un centro sociale… Di rado queste narrazioni hanno capo e coda. Procedono a strappi, disordinatamente, tra vuoti di memoria. Parole che sanno di alcool e psicofarmaci. Parole che al termine imprimono il retrogusto di una presa di coscienza confusa, tardiva, anche inutile. E’ il prezzo dei mutamenti imposti dal cambiamento dello stato delle cose. Tale concetto in spagnolo si asciuga nel termine ‘mudanza’. E ‘Mudanzas’ s’intitola uno spettacolo di e con Rosalba Gravina che venerdì scorso al Nuovo Abeliano ha chiuso l’edizione 2021 di Babele Female, la storica rassegna di Babele Produzioni Teatrali a cura di Mimmo Mongelli. Prodotto da Teatro Mudanza, lo spettacolo, che è co-diretto da Manila Prado e dalla stessa Gravina, vede una donna muoversi sul palco, avvolta da una congerie di oggetti di scena che potrebbero richiamare l’idea d’una soffitta in cui raccogliersi a riflettere o a monologare davanti a immaginari ascoltatori. Una donna senza nome ripercorre le molte mudanzas per cui è passata (migrazioni, traslochi, amori…). Allestimento trasversale a poesia, teatro e musica, ‘Mudanzas’ prova ad essere espressione di solidarietà verso quanti passati per ripetute mutazioni d’animo sono ancora a leccarsi le ferite. La brava interprete tarantina non si risparmia, col corpo parla meglio che a voce, si esibisce anche al canto (musiche di Mariano Gonzales e Nicolas Kamien). Tanto tuttavia non basta. Imprendibile e vago, Mudanzas fa poco per prendere la platea, che non raggiunge. – Ieri alla Mediateca Regionale Pugliese, in coda di rassegna, Babele Female 2021 ha presentato ‘Malizia’, esposizione fotografica di Roberto Siciliano. La mostra racconta per immagini ‘Malizia, povera Ofelia, povera Lilì’, uno spettacolo che prossimamente vedrà interprete Antonella Maddalena diretta da Mimmo Mongelli. In ‘Malizia’ la storia di Amleto viene rivisitata con molta disinvoltura: Il giovane principe di Danimarca ha fatto di un’attrice, Kate, la propria amante, dietro promessa di spalancarle le porte dei più grandi teatri. Ma il successo non è viatico di gioia… La figura di Kate si ispira a quella di Angela La Barbera, la conturbante protagonista di ‘Malizia’, film girato da Salvatore Samperi nel 1973 e passato alla storia per aver lanciato Laura Antonelli (nell’immagine, un fotogramma). Nessuno meglio di quella sfortunata star avrebbe saputo raccontare meglio come l’immorale mondo dello spettacolo usa gli artisti e li dimentica.
Italo Interesse
Pubblicato il 3 Novembre 2021